ANTITRUST: denunciato l’estrattore di frutta che riduce le fibre

Redazione UNC
25 Agosto 2015
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L’Unione Nazionale Consumatori ha denunciato all’Antitrust l’estrattore Essenzia Green per alcune caratteristiche di salubrità che suscitano perplessità… Roma 25 agosto 2015 – “Pubblicizzare un prodotto puntando proprio su quello che in realtà è un aspetto penalizzante ci sembra proprio un bel paradosso!”. E’quanto dichiara Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori (https://www.consumatori.it), annunciando la denuncia all’Autorità Antitrust per l’estrattore Essenzia Green, prodotto da Coway. “Sul sito www.siquiri.com, dove l’estrattore è in vendita -spiega Massimiliano Dona- vengono esaltate alcune caratteristiche del prodotto come la facilità di assemblaggio, di pulizia e di utilizzo, ma troviamo anche alcuni attributi che ci sembrano a dir poco esagerati: prima di tutto si allude alla possibilità di aumentare il consumo ‘salutare’ di frutta e verdura attraverso l’assunzione di ‘succo vivo’ ottenuto grazie all’estrattore (‘Aumentare il consumo salutare di frutta e verdura non è mai stato così facile: l’estratto di succo vivo è la soluzione!’), attribuendogli vanti salutistici maggiori rispetto a quelli propri ed indiscutibili della frutta intera o centrifugata. Sotto un altro profilo, ci sembra poco trasparente il claim ‘Fino al 30% di fibra in meno nel succo rispetto agli estrattori tradizionali’. Andrebbe forse spiegato a chi lo produce che la frutta e la verdura sono importanti perché apportatrici di vitamine, sali minerali, antiossidanti e appunto fibra grezza. Quindi la vantata proprietà dell’estrattore in questione di ridurre la fibra grezza, riduce in realtà sensibilmente le virtù salutistiche dei vegetali ed incrementa notevolmente gli sprechi. In pratica, si noti che mangiando mezzo chilo di frutta e verdura sotto forma di succo ottenuto con un estrattore, circa 150 grammi di ottimo valore alimentare vengono buttati via”. “Infine ad attrarre la nostra attenzione è stata la così detta ‘tecnologia slow’ nominata nella comunicazione commerciale -conclude Dona- vorremmo infatti che l’Autorità indagasse sul fondamento scientifico dell’affermazione: ’40 giri al minuto per garantirti il massimo dei nutrienti di frutta e verdura’. A noi sembra soltanto il tentativo di nascondere dietro  una presunta salubrità un business particolarmente profittevole in questo periodo estivo e per questo motivo ci auguriamo che l’Antitrust intervenga al più presto.”
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