CANONE RAI: l’autocertificazione deve slittare al 31 maggio

Redazione UNC
15 Aprile 2016
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L’UNC chiede convocazione straordinaria del CNCU alla presenza del sottosegretario Giacomelli per discutere dello slittamento della presentazione dell’autocertificazione sul canone Rai. Roma, 15 aprile 2015 – “Dopo la bocciatura del Consiglio di Stato sul canone Rai, che ha sospeso “l’espressione del parere, in attesa che l’Amministrazione svolga gli adempimenti”, il Governo non può procedere come se nulla fosse, limitandosi ad uno spostamento dei termini per la comunicazione all’Agenzia delle Entrate delle dichiarazioni di esenzione dal 30 aprile o 10 maggio attualmente previsti al 15 maggio” ha dichiarato Massimiliano Dona, Segretario dell’Unione Nazionale Consumatori. “Spostare di 5 giorni i termini per l’invio telematico della dichiarazione suona come una presa in giro. Il ministero dello Sviluppo economico, infatti, deve rifare integralmente la nota del 22/2/2012  sui chiarimenti relativi alla definizione di apparecchio atto o adattabile alla ricezione delle radioaudizioni. Fino ad allora il cittadino è impossibilitato a presentare la dichiarazione di non possesso prevista dal quadro A della dichiarazione sostitutiva relativa al canone di abbonamento alla televisione per uso privato, che, non a caso, attualmente cita e richiama la nota del 2012. Altrimenti il contribuente rischia di fare una dichiarazione mendace, con conseguenze penali. Il modellino attualmente predisposto dall’Agenzia delle entrate, quindi, va rifatto” ha proseguito Dona. L’Unione Nazionale Consumatori chiede, quindi, la convocazione urgente del CNCU, alla presenza del sottosegretario alle Comunicazioni, Antonello Giacomelli. Ricordiamo che anche il Consiglio di Stato considera quell’ “elemento informativo particolarmente utile per i cittadini (…) in riferimento all’autodichiarazione concernente il mancato possesso di apparecchi che gli stessi devono effettuare e alle conseguenze di carattere penale che possono derivare da una dichiarazione mendace”. “Quanti giorni di tempo si intendono dare al cittadino per poter compilare la dichiarazione, considerato che siamo già al 15 aprile e che, dal giorno in cui Agenzia ha emanato il modellino, ossia dal  24 marzo, sono già trascorsi inutilmente 22 giorni?” ha proseguito Dona. L’Unione Nazionale Consumatori chiede lo slittamento al 31 maggio del termine per presentare la dichiarazione e lo spostamento al 15 giugno della data entro la quale l’ Acquirente Unico dovrà a sua volta trasmettere alle imprese elettriche tutte le informazioni necessarie all’ addebito del canone nella bolletta elettrica. “Altrimenti, è evidente che il Governo ed il Parlamento dovranno modificare urgentemente la legge di stabilità, rinviando la scadenza di luglio per il pagamento della prima rata del canone. Sarebbe, anzi, più serio e logico tornare a prevedere, per il 2016, il pagamento in unica soluzione per il mese di ottobre” ha concluso Dona.
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