CASINO’ ONLINE – E se smettessimo di giocare?

Andrea Fiorentini
29 Settembre 2011
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Comunicato stampa dell’Unione Nazionale Consumatori

Roma, 29 settembre 2011 – “Sarebbe davvero il caso di ‘smettere di giocare’!” E’ quanto dichiara Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori (UNC), citando la pubblicità di Sisal Casinò, pubblicata negli ultimi giorni sui principali quotidiani italiani.

La reclame fa indirettamente riferimento al decreto sul gioco d’azzardo che, entrato in vigore lo scorso luglio, consente ai giocatori di puntare soldi veri e non più il semplice gettone prepagato, come succedeva in passato.

“Abbiamo già espresso le nostre perplessità su questo tentativo dello Stato di far cassa approfittando della illusoria speranza dei giocatori -afferma il Segretario generale- ma questa pubblicità, che si permette anche il lusso del doppio senso, è offensiva, soprattutto nei confronti di quanti hanno dei seri problemi con il gioco”.

“Sono ben noti i rischi che corrono coloro che sfidano la dea bendata senza capire quando è il momento di fermarsi” -sostiene Massimiliano Dona, che prosegue: “appare, dunque, ipocrita l’atteggiamento dello Stato che, con la mano destra moltiplica le occasioni di gioco e con la sinistra promuove campagne per la prevenzione e il contrasto delle ludopatie”.

“Ci rendiamo conto che il mercato di poker, dadi e roulette genera un giro d’affari di svariati milioni di euro che fanno comodo alle nostre casse -conclude l’avvocato Dona- ma così pagano ancora una volta i cittadini”.

La nostra Unione Nazionale Consumatori ha denunciato la pubblicità dei Casinò on line di Sisal all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato e all’Istituto di Autodisciplina pubblicitaria

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