ENERGIA – No all’abbandono della maggior tutela

Andrea Fiorentini
5 Marzo 2014
Condividi su
Comunicato stampa dell’Unione Nazionale Consumatori

L’Unione Nazionale Consumatori (con Adoc, Codici e Lega Consumatori) risponde alla posizione di Assoelettrica,  in merito all’abbandono del mercato di maggior tutela.

Roma, 5 marzo 2014 – "La lentezza del passaggio dei clienti dal mercato tutelato a quello libero sembra dipendere più dalla scarsa attrattività delle offerte che le Società fanno sul mercato libero, che da ipotetiche barriere, come d’altra parte dimostra una recente indagine dell’Autorità per l’energia". E’ questo il commento dell’Unione Nazionale Consumatori, insieme a Adoc, Codici e Lega Consumatori, rispetto alla posizione di Assoelettrica, che emerge da un’intervista rilasciata al Quotidiano Energia.

Il Presidente di Assoelettrica Chicco Testa, infatti, afferma che vi è una distorsione del mercato elettrico poiché “il 50% della produzione è fuori dal mercato, se poi anche nella vendita lo è un terzo dei clienti, competere diventa difficile” per cui, prosegue Testa su Quotidiano Energia, “l’obiettivo credo debba essere un abbandono progressivo della maggior tutela”.

Secondo l’Unc e le associazioni Adoc, Codici e Lega Consumatori, invece, le cose non stanno così: "dire che un terzo del mercato è precluso per via dell’esistenza del mercato tutelato è quantomeno azzardato: al di là della facile considerazione per cui l’Acquirente Unico acquista, per i clienti del mercato tutelato, sia sul mercato a termine dell’energia che sul mercato del giorno prima (quindi pienamente sul mercato), non bisogna dimenticare che circa 1 milione e mezzo di clienti all’anno passano dal mercato tutelato a quello libero. La vera domanda è: perché invece di essere un milione e mezzo non sono tre milioni o quattro o cinque? Ma, forse, la responsabilità è da ricercare altrove e specialmente nella poca convenienza del mercato libero".
Condividi su: