TELEVISIONE – Scorretto il televoto del “Grande Fratello”

Andrea Fiorentini
22 Luglio 2011
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Comunicato stampa dell’Unione Nazionale Consumatori

Roma, 22 luglio 2011 – “L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha multato Rti – Mediaset per le scorrettezze denunciate nei mesi scorsi dall’Unione Nazionale Consumatori”. E’ quanto rende noto Massimiliano Dona, Segretario generale dell’ UNC, esprimendo soddisfazione per la sanzione di 100 mila euro (poi ridotti a 60 mila euro per l’atteggiamento collaborativo dell’emittente) che l’Antitrust ha comminato all’azienda del Biscione per pratica commerciale scorretta, relativa la trasmissione “Grande Fratello”.

“A seguito della nostra segnalazione -afferma l’avvocato Dona- l’AGCM ha riconosciuto che ‘il meccanismo del televoto, così come predisposto da RTI, non prevedeva alcuna forma di limitazione o di filtro al fine di ostacolare, o comunque rendere difficile, l’intervento di soggetti professionali, diversi dai meri telespettatori’”.

Un’altra irregolarità finita sotto accusa riguarda la puntata del reality condotto da Alessia Marcuzzi, andata in onda lo scorso 7 marzo: dopo una settimana di votazioni del pubblico per scegliere chi tra Biagio D’Anelli, Davide Baroncini e Angelica Livraghi dovesse lasciare il gioco, infatti, si decise di lanciare un nuovo televoto in diretta per decretare l’eliminato tra i due concorrenti che avevano ricevuto il maggior numero di preferenze (Baroncini e Livraghi).

“Questa seconda votazione -precisa Massimiliano Dona- fu irrituale, rappresentando una inutile e dispendiosa duplicazione di voti, come ha oggi riconosciuto anche l’Autorità che ha, inoltre, ribadito l’obbligo per l’azienda di dare al pubblico le informazioni corrette e trasparenti circa le operazioni di voto”.

“Il provvedimento dell’Antitrust -conclude Dona- segna una tappa importante nella nostra sfida alla televisione che tradisce gli utenti lucrando in modo scorretto sul desiderio dei telespettatori di interagire con determinati programmi: i reality sono stati finalmente messi a nudo ed ora si mostrano per quel che sono: un vile strumento di approfittamento della dabbenagine di chi crede di poterne decidere gli esiti televotando da casa.

Ma l’Unione Nazionale Consumatori non si fermerà qui: Massimiliano Dona invita gli interessati a segnalare la propria posizione sulla pagina Facebook "petizione per un televoto pulito" perché l’Unc andrà fino in fondo annunciando di avere in cantiere "una class-action per ottenere il rimborso dei soldi spesi per televotare."

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