L’angolo del notaio… eredità da accettare

Redazione UNC
1 Dicembre 2015
Condividi su
1143 (Sdc – dic. 2015) – La rubrica per rispondere alle domande di consumatori su compravendite, successioni, etc. La domanda di oggi è… E’ venuto a mancare il fratello di mia mamma. Questo zio viveva solo, non era sposato e ha lasciato come parenti diretti i figli dei suoi fratelli. Come beni dell’asse ereditario ci sono due appartamenti e il loro contenuto, ma ad oggi, a causa di dissapori familiari, nessuno ha ancora preso l’iniziativa nel valutare l’inizio della successione, l’eventuale anticipo e rimborso per le spese sostenute (ho già anticipato le spese del funerale e trasporto salma per una cifra pari a 5.000 euro). Gli appartamenti sono rimasti praticamente chiusi dal giorno del decesso. Vorrei sapere se devo prendere io l’iniziativa, magari contattando tramite lettera ufficiale tutti i parenti e chiedere loro se accettano o meno di partecipare alla successione; nel caso affermativo farsi anticipare del denaro per le spese che seguiranno. Mi hanno detto che passato l’anno solare, la tassa di successione sarà più elevata… come devo comportarmi? Lei ha accettato l’eredità dello zio in maniera tacita avendo compiuto atti concludenti con la qualità di erede. Per quanto riguarda gli altri chiamati all’eredità si potrà fare istanza al tribunale del luogo ove si è aperta la successione (quello dell’ultima residenza del defunto) per fissare un termine entro il quale accettare: se non c’è accettazione entro il termine fissato dal giudice il chiamato all’eredità decade dal diritto di accettare. La denuncia di successione ha una valenza puramente fiscale e non comporta accettazione, pertanto va fatta comunque entro l’anno dalla morte per non incorrere in sanzioni

Autore: Associazione Sindacale Notai del Lazio Data: 2 dicembre 2015
Condividi su: