Possiedono almeno un’automobile, preferiscono spostarsi in città con il proprio mezzo, nella scelta di un trasporto urbano considerano prioritarie comodità e sicurezza. E ancora, usano i mezzi pubblici di giorno ma poco di sera e pensano che il taxi sia un servizio troppo costoso rispetto alla qualità. A proposito poi delle nuove piattaforme di
sharing temono che salire in macchina con uno sconosciuto possa essere pericoloso, ma al contempo credono che condividere l’auto consenta di ridurre inquinamento e traffico nelle città e che le nuove piattaforme di
sharing assicurino facilità nei pagamenti e convenienza economica. E’ questo il profilo dei consumatori emerso dal sondaggio ‘
Trasporti in città: e tu, quale preferisci?’” lanciato a inizio marzo dall’UNC sul sito
www.consumatori.it
LEGGI I RISULTATI COMPLETI DEL SONDAGGIO
“Il sondaggio -spiega Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Associazione- fotografa il
sentiment dei consumatori e, seppur senza finalità statistiche, ha avuto un significativo riscontro con un ampio coinvolgimento dei consumatori (quasi duemila risposte). D’altronde, la mobilità cittadina ci riguarda tutti da vicino in un momento in cui il settore dei trasporti urbani è al centro di un dibattito sempre più acceso e la
sharing economy sembra essere una realtà sempre più consolidata nelle grandi città (in proposito leggi lo
studio UNC presentato a novembre): per questo abbiamo voluto indagare le preferenze dei cittadini, soffermandoci anche ad analizzare le differenze più significative che emergono fra uomo e donna, fra utenti più giovani e popolazione più in là negli anni”.
Nel dettaglio la
propria auto/moto sembra il mezzo prediletto per spostarsi durante la giornata (48%) e vi si rinuncia principalmente per muoversi in una città che non si conosce (51%) o se si deve
uscire in sicurezza il sabato sera (50%). Proprio di sera i consumatori preferiscono allora spostarsi in
taxi/noleggio con conducente nel
42% dei casi, mentre la scelta della propria auto/moto scala al secondo posto (rispetto alle ore diurne) con il 34% delle preferenze.
Secondo lo studio, se il
trasporto pubblico locale di giorno è utilizzato dal 40% dei consumatori, di sera la percentuale crolla al 6%: un dato che fa riflettere su come i cittadini considerino i mezzi pubblici insufficienti e forse anche poco sicuri nelle ore serali. C’è poi un 17% che per spostarsi la sera individua nelle
piattaforme di sharing il mezzo preferito, segnale di un
nuovo che avanza, soprattutto fra i più
giovani. Andando a confrontare le risposte date da coloro di età compresa tra i 18 e i 40 anni, emerge infatti che di sera si affida alle piattaforme di
sharing il 22% dei partecipanti al sondaggio, rispetto all’9% di coloro di età compresa tra i 41-80 anni.
Alla domanda su
cosa influenza di più nella scelta di un trasporto urbano, i consumatori indicano comodità e sicurezza come i fattori ritenuti più determinanti: il 56% dei consumatori mette infatti al primo posto la
comodità del mezzo (vicinanza o facilità di accesso al servizio) seguita dalla
sicurezza (44% delle risposte) e dalla
convenienza economica (37%).
Per quanto riguarda il
taxi, il servizio è ritenuto
sicuro,
efficiente e ben regolamentato dal 33% dei consumatori, ma più della metà dei consumatori (56% delle risposte) lo considera
troppo costoso se paragonato alla qualità. A proposito delle piattaforme di
sharing, il 45% dei consumatori ritiene che condividere l’auto consenta di
ridurre inquinamento e traffico nelle città, il che evidenzia un’importante attenzione ai
temi ambientali; un interessante
25% individua nella nuova forma di mobilità
un’opportunità, ma con la necessità di adeguare la normativa alle nuove tecnologie; è poi da notare il dato per cui il
41% dei consumatori teme che
salire in macchina con uno sconosciuto possa creare
pericoli per la sicurezza, tant’è vero che alla domanda “
Nella scelta di un servizio di sharing cos’è per te sinonimo di sicurezza?” ben il
59% sostiene infatti che per sentirsi sicuro vuole avere
informazioni sull’autista e sull’auto sulla quale viaggerà”.
“Dai dati emersi -spiega Massimiliano Dona- si evince una grande curiosità da parte degli utenti e il
desiderio di accesso a più soluzioni di mobilità, soprattutto tra i più giovani, alla ricerca di un mercato che garantisca loro
servizi più efficienti, tariffe concorrenziali e al contempo sicurezza. Il fatto che la maggior parte dei consumatori dichiari di usare l’automobile per spostarsi di giorno è sicuramente una sconfitta per tutti, anche alla luce di una sempre più diffusa coscienza ambientale: se ci fossero più soluzioni -prosegue Dona- si garantirebbe invece un
pluralismo di servizi, che andrebbe al di là dello scontro fra le singole parti, e implicherebbe un approccio di più ampio respiro”.
“Per questo -conclude l’avvocato Dona- ricordiamo a chi ha responsabilità di Governo
l’urgenza di una nuova regolamentazione per
le nuove tecnologie: è tempo di stabilire regole che creino le condizioni per
un’effettiva concorrenza nella mobilità cittadina, che non deve necessariamente andare contro i vecchi modelli di trasporto, come quello dei taxi, ma che anzi può consentire anche a loro nuove forme di esercizio della professione e al contempo creare nuovi posti di lavoro. Il
vento della sharing economy può tradursi in una occasione da non perdere per accelerare le liberalizzazioni rafforzando la qualità dei servizi a disposizione dei consumatori”.
LEGGI I RISULTATI COMPLETI DEL SONDAGGIO
Autore: Sonia Galardo
Data: 22 maggio 2015