Monopattini elettrici: come usarli in sicurezza

Mauro Antonelli
28 Gennaio 2020
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monopattino elettrico Si chiama micromobilità elettrica e, dopo aver spopolato negli Stati Uniti, in Cina e in diversi Paesi europei, sta iniziando a prendere piede anche in Italia. Facilissimi da usare, utili per muoversi agevolmente per brevi e medie distanze in città, rispettosi dell’ambiente, i monopattini elettrici sono infatti una scelta sempre più comune anche tra gli italiani. Vediamo perché.

Cosa dice la legge?

Tra le novità introdotte dall’inizio del nuovo anno con l’entrata in vigore della Legge di Bilancio 2020, c’è stata anche l’equiparazione dei monopattini elettrici alle biciclette. In base a un emendamento al comma 75 della manovra, apportato con il decreto Milleproroghe e che adesso dovrà essere presentato alla Camera, l’equiparazione alla biciclette vale esclusivamente per i monopattini elettrici con una potenza massima di 0,50 Kw e con una velocità non superiore a 25 Km/h, limite di velocità che era stato stabilito con il decreto ministeriale n. 229 del 4 giugno 2019. Lo stesso emendamento alla Legge di Bilancio introduce inoltre delle multe che vanno da un minimo di 100 a un massimo di 400 euro per chi non rispetta le regole, e la sanzione accessoria della confisca amministrativa del mezzo.

Le regole per gli utenti

Come detto, in Italia gli utenti di questi nuovi mezzi continuano a crescere. A usarli sono più gli uomini che le donne (60% contro 40%). Inizialmente erano soprattutto giovani tra i 16 e i 23 anni. Successivamente l’età si è alzata attestandosi ai 30 anni, concentrandosi dunque nella fascia dei lavoratori che nelle città hanno bisogno di percorrere velocemente pochi chilometri (in media 2) più volte al giorno, ad esempio per raggiungere il posto di lavoro o spostarsi per degli appuntamenti. Sono in molti a pensare che non vi siano particolari regolare da seguire per muoversi su questi mezzi, e invece non è così.
  • È vietato trasportare altri passeggeri;
  • I monopattini elettrici possono circolare solo sulle aree pedonali, sui percorsi ciclopedonali, sulle piste ciclabili e sulle strade urbane.
  • È vietata la circolazione al buio e di giorno in caso di scarsa visibilità per i microveicoli sprovvisti di luci. In questi casi potranno essere solo trasportati a mano;
  • Non sono regole scritte, ma per la propria sicurezza è importante tenere in efficienza il veicolo, mettere il casco (anche se non è obbligatorio), indossare scarpe adeguate, scendere dal monopattino in caso di pioggia e per attraversare la strada. Nel caso in cui la circolazione avvenga nelle strade con limite di velocità di 30 km/h, è necessario indossare un giubotto o delle bretelle retroriflettenti.
  • L’utente deve assicurarsi che il mezzo che acquista sia munito di marchio CE e che emetta un segnale acustico;
  • Le regole che normano l’utilizzo dei monopattini elettrici sono differenti rispetto a quelle che valgono per segway (con manubrio), hoverboard e monowheel, la cui circolazione può essere autorizzata solo in determinate zone definite dai singoli Comuni, come le aree pedonali e le piste ciclabili.

Le nostre città sono pronte?

In molte città del nostro Paese non sarà facile individuare aree adatte alla sperimentazione di questi veicoli. I problemi di urbanistica, basti pensare su tutti al caso di Roma. Il rischio concreto, nell’immediato, è che in assenza dell’individuazione di aree dedicate monopattini elettrici, segway, monowheel e hoverboard finiscano per muoversi sui marciapiedi, come accade spesso per le biciclette. E nel momento in cui questi mezzi saranno sempre più diffusi, la possibilità che si verifichino incidenti è purtroppo reale. Secondo una stima di Associated Press negli Stati Uniti ci sono già state undici vittime. A Parigi, dove sono attivi oltre 15mila monopattini elettrici, è vietata la loro circolazione sui marciapiedi. In attesa dell’introduzione di un pacchetto di norme ad hoc nel Codice della strada, oltre che potenziare le piste ciclabili potrebbe essere opportuno prendere in prestito dalla capitale francese questo vincolo. Sarebbe un segnale importante in termini di sicurezza. Autore: Rocco Bellantone
Data: 4 giugno 2019 Aggiornamento: 24 gennaio 2020
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