Vis à Vis consumatori e aziende: chiedilo a… Aniasa

Redazione UNC
24 Giugno 2020
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Ho un’auto a noleggio a lungo termine. Durante il lock down, non potendo circolare liberamente, ho chiesto di sospendere il pagamento delle rate ma mi hanno negato questa possibilità. Un mio amico, invece, da un’altra compagnia è riuscito ad ottenere una sospensione. La mia società di noleggio si è comportata scorrettamente? Perché questa disparità di trattamento? (F.B.) Risponde Massimiliano Archiapatti, Presidente di Aniasa – (Associazione Nazionale Industria Autonoleggio) Nel caso del noleggio a lungo termine non ci troviamo nella situazione di impossibilità sopravvenuta per l’emergenza Covid-19, che per altre fattispecie ha determinato il diritto di sospendere i pagamenti (pensiamo, solo per fare qualche esempio, alle palestre), perché l’automobile è rimasta comunque nella disponibilità dell’utente e non si può dire che fosse inutilizzabile perché anche durante il lock down si poteva comunque circolare per motivi di necessità o lavoro. Non si tratta neanche di un finanziamento rientrante tra quelli disciplinati dai decreti Cura Italia e Liquidità. Quindi non sussisterebbe un diritto a sospendere il pagamento delle rate, ma la gestione di questi casi rientra nell’ambito della relazione commerciale delle singole aziende con i propri clienti. Nonostante sia doveroso da parte nostra chiarire che le aziende di noleggio acquistano un bene per poi restituirlo o rivenderlo e il valore residuo è chiaramente influenzato dal tempo (oltre che dall’usura), quindi prolungare le rate in qualche modo contribuisce a deprezzare quel bene con un conseguente danno per l’impresa, sappiamo che, vista l’emergenza, in molti casi (alcuni seguiti dalla stessa Unione Nazionale Consumatori), le nostre associate sono venute incontro al consumatore con una sospensione dei pagamenti. Per questo invitiamo chi si trovasse in situazione di difficoltà per aver perso il lavoro, cassa integrazione o simili a scrivere alla compagnia per cercare di trovare una soluzione.

Autore: Unione Nazionale Consumatori Data: 24 giugno 2020
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