Estinzione anticipata del prestito: funzionamento e costi

Redazione UNC
6 Settembre 2021
Condividi su
La richiesta di un prestito può essere una buona soluzione quando desideri realizzare un progetto che ti sta a cuore e non hai la liquidità necessaria per concretizzarlo. Ottenendo un finanziamento, infatti, la banca che te lo concede ti fornisce il capitale di cui hai bisogno e tu ti impegni a restituirle l’importo (maggiorato degli interessi) con un pagamanto rateale e secondo le scadenze previste dal contratto. Una volta acceso il finanziamento, a volte capita che l’intestatario del prestito si trovi ad avere la possibilità di restituire l’importo dovuto all’istituto di credito prima della scadenza naturale del contratto. A questo proposito, devi sapere che esiste una procedura (avvalorata dalla recente giurisprudenza con la sentenza “Lexitor” della Corte di giustizia europea e le condanne del tribunale di Milano di AGOS DUCATO, COMPASS e FUTURO), che permette di restituire la somma in anticipo e che prende il nome di estinzione anticipata del prestito.  Vediamo intanto di saperne di più:

Come funziona l’estinzione anticipata del prestito?

L’estinzione anticipata del prestito prevede la restituzione anticipata del capitale residuo  prima della scadenza naturale del contratto. Nello specifico, il debitore deve restituire all’istituto creditizio il capitale residuo e gli interessi maturati fino a quel momento. Prima di decidere di optare per questa soluzione, è sempre consigliabile calcolare la quota che si dovrà restituire alla banca. Per farlo è necessario verificare nel contratto il prospetto della situazione del finanziamento. Grazie a questo documento, che dovrebbe essere aggiornato allo scadere di ogni rata, è infatti possibile capire a quanto ammontano le quote di capitale residuo e di interessi che si devono ancora corrispondere in banca. In generale, estinguere anticipatamente il prestito rappresenta una soluzione conveniente se ti  trovi all’inizio del finanziamento e hai ancora molti interessi dovuti. Al contrario, se ha ormai rimborsato la quasi totalità del debito e degli interessi potrebbe rivelarsi una soluzione non vantaggiosa. Questo perché potresti trovarti a dover pagare alla banca anche i mancati interessi sotto forma di penale.

Quanto ti costa l’estinzione anticipata?

Oltre al capitale residuo e agli interessi maturati, l’intestatario del prestito potrebbe  doversi far carico anche della restituzione dei mancati interessi sulle rate tramite il pagamento di una penale. Detto altrimenti, questo significa che l’estinzione anticipata, in alcuni casi, prevede il pagamento di una mora proprio in virtù del fatto che il finanziamento si conclude prima dei termini fissati nel contratto e concordati con la banca. Nello specifico, si tratta di una clausola che è stata introdotta a partire dal 1° giugno 2013 con la riforma del credito al consumo e che ha per l’appunto fissato nuove regole anche in materia di rimborso anticipato del prestito. In particolare l’indennizzo previsto corrisponde:
  • all’1 % dell’importo rimborsato in anticipo se la vita residua del contratto è superiore a un anno;
  • allo 0,5 % dell’importo rimborsato in anticipo se la vita residua del contratto è pari o inferiore a un anno.
Per contro, l’indennizzo non è dovuto se:
    • l’importo rimborsato anticipatamente corrisponde all’intero debito residuo;
    • l’importo rimborsato in anticipo è pari o inferiore a 10.000 euro;
    • il rimborso è stato effettuato in esecuzione di un contratto con un’assicurazione a garanzia del credito.

Cosa devono restituire banche e finanziarie 

Fino ad oggi le banche e le finanziarie a cui è stata richiesta l’estinzione anticipata hanno restituito:
  • interessi;
  • premi assicurativi;
  • specifiche commissioni indicate come recurring;
Ora, per le estinzioni successive al 12.05.2010 e fino al dicembre 2019, devono restituire anche:
    • commissioni d’istruttoria e d’intermediazione (c.d. costi upfront)

Per quale prestito è possibile chiedere il rimborso 

Sono compresi tutti i contratti di credito, ivi compresa la cessione del quinto dello stipendio o della pensione. Il finanziamento non deve però essere inferiore a 200 euro o superiore a 75.000.

Ammontare del rimborso

Si possono ottenere fra i 1.000 ed i 2.500 euro. Il rimborso varia in proporzione alla durata residua del prestito. Ad un maggior numero di rate ancora da rimborsare corrisponderà un importo più elevato; in caso di estinzione verso la fine del prestito (e quindi con poche rate ancora da rimborsare) si avrà diritto ad un recupero inferiore.   Autore: Unione Nazionale Consumatori
Data: 20 maggio 2019 Aggiornamento: 6 settembre 2021
Condividi su: