Occhio all’ usura

Redazione UNC
5 Novembre 2015
Condividi su
occhio all'usuraNell’ambito del progetto UNC “Informati per decidere” realizzato in collaborazione con la Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio e svolto in partenariato con Lega Consumatori, vogliamo oggi concentrare la nostra attenzione su come difendersi dall’usura. Ognuno di noi potrebbe essere vittima d’usura; non pensiamo all’usuraio come a qualcosa lontano dal nostro quotidiano. Secondo la definizione contenuta nel codice penale (art. 644) l’usura è il reato che commette chiunque si fa dare o promettere, sotto qualsiasi forma, per sé o per altri, in corrispettivo di denaro o di altra utilità, interessi o altri vantaggi usurari. Lo stesso reato si configura nei confronti di chi procura a taluno denaro o altra utilità facendo dare o promettere, a sé o ad altri, per la mediazione, un compenso usurario. Un prestito che viene concesso ad un tasso di interesse superiore al tasso soglia è un prestito usurario. Il tasso soglia si calcola aumentando il Tasso Effettivo Globale Medio (TEGM) – ossia il tasso di  interesse annuale praticato in media da tutti gli intermediari finanziari per operazioni simili – del 25 %. Al risultato va aggiunto un margine di altri quattro punti percentuali. In ogni caso la differenza tra il “tasso soglia” (calcolato utilizzando la formula suddetta) ed il Tasso Effettivo Globale Medio (TEGM) non può essere superiore ad otto punti percentuali. Il TEGM risulta dalla rilevazione effettuata ogni tre mesi dalla Banca d’Italia per conto del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Le tabelle dei TEGM sono pubblicate nella Gazzetta Ufficiale e sui siti internet della Banca d’Italia (www.bancaditalia.it – Vigilanza – Contrasto all’usura) e del Ministero dell’Economia e delle Finanze (www.dt.tesoro.it – Prevenzione reati finanziari – Antiusura – Categorie operazioni creditizie e tassi). Per ogni categoria di prestito è calcolato il relativo TEGM. Le banche e gli intermediari finanziari sono tenuti a rinnovare l’affissione nella rispettiva sede e in ciascuna delle proprie dipendenze aperte al pubblico, in modo facilmente visibile, dell’apposito avviso contenente la classificazione delle operazioni e la rilevazione dei tassi. Accanto ai casi in cui l’interesse usurario è sancito per legge, esistono altre ipotesi in cui gli interessi applicati, anche se inferiori al tasso-soglia, possono considerarsi usurari, in particolare quando gli stessi risultino comunque sproporzionati rispetto alla prestazione di denaro fornita, avuto riguardo alle concrete modalità del fatto e al tasso medio praticato per operazioni similari, quando chi ha dato o promesso tali interessi si trovi in condizioni di difficoltà economica o finanziaria. A cosa fare dunque attenzione prima di accettare un prestito? Lo abbiamo chiesto al Direttore Generale della Fondazione Giovanna Boggio Robutti:
  1. verifichiamo che chi ci eroga il finanziamento sia legalmente autorizzato a farlo
  2. valutiamo più offerte creditizie
  3. leggiamo accuratamente tutte le clausole contrattuali quando ci viene concesso il credito. Sia i tassi di interesse che ci vengono proposti, quanto le altre condizioni, possono essere contrattati.
  4. Prima di firmare un contratto per un prestito, facciamocene dare una copia da portare a casa. Studiamola con cura e se necessario chiediamo spiegazioni in filiale.
A riguardo leggi anche: Risparmiare si può Tre regole d’oro contro il  sovraindebitamento

Autore: Unione Nazionale Consumatori Data: 4 novembre 2015
Condividi su: