Vacanze serene con l’antifurto giusto

Redazione UNC
6 Agosto 2019
Condividi su
Se fino a qualche anno fa l’installazione di un impianto antifurto richiedeva investimenti molto consistenti e l’intervento di un professionista, oggi le nuove tecnologie ci permettono una flessibilità maggiore nella messa in sicurezza delle abitazioni. In questo articolo, realizzato in collaborazione con QualeScegliere.it, cerchiamo di capire come è fatto un impianto antifurto e quali sono le opzioni più comuni e convenienti.

COME È FATTO UN IMPIANTO ANTIFURTO?

I componenti fondamentali di un antifurto sono almeno cinque, e comprendono una centralina, tramite cui è possibile gestire l’impianto, dei sensori in grado di rilevare alcuni parametri ambientali che indicano un’intrusione, gli allarmi (anche detti attuatori), dei combinatori GSM, tramite cui è possibile informare un servizio di sicurezza prescelto oppure inviare un allarme sul telefono del proprietario dell’abitazione, e infine un tastierino integrato nella centralina o una chiavetta magnetica che permette di attivare o disattivare l’impianto. Chi volesse poi aumentare ulteriormente il livello di sorveglianza può aggiungere delle apposite telecamere, sia all’interno sia all’esterno della casa.

QUALI TIPI DI ANTIFURTO SI POSSONO INSTALLARE?

La tipologia dell’impianto va scelta in base a diversi parametri, primo tra tutti l’investimento che si è disposti a fare, non solo per l’acquisto dei dispositivi necessari, ma anche per la loro installazione (è consigliabile verificare sempre se sia possibile beneficiare di eventuali detrazioni fiscali). Vediamo quali sono le soluzioni tra cui scegliere e i rispettivi vantaggi e svantaggi.

IMPIANTO FILARE O CABLATO

Gli impianti filari sono i più tradizionali: sono infatti completamente cablati e non sfruttano tecnologie wireless.
  • VANTAGGI: sono sistemi ancora molto sicuri, più difficili da disattivare rispetto a quelli completamente senza fili. Sono adatti soprattutto a case di piccole e medie dimensioni, dove non ci sono grandi spazi aperti da sorvegliare. Parte della spesa necessaria per la loro installazione può essere soggetta a detrazioni fiscali.
  • SVANTAGGI: gli impianti filari sono molto costosi e, nel caso in cui la propria abitazione non sia già predisposta per la loro installazione, richiedono lavori molto consistenti. In particolare, non sono indicati per chi possiede un giardino di grandi dimensioni, dove sarebbe molto difficile installare sensori cablati. Richiedono necessariamente l’intervento di un professionista, per cui è una soluzione assolutamente sconsigliata per chi vuole realizzare autonomamente il proprio sistema antifurto.

IMPIANTO WIRELESS

Un impianto wireless sfrutta le moderne tecnologie senza fili per offrire una soluzione alla portata di tutti gli utenti, evitando l’uso di connessioni tramite cavi. In questo caso l’opzione forse più conveniente è rappresentata dai sistemi di videosorveglianza: le videocamere più recenti sono infatti dotate di sensori in grado di rilevare i movimenti e, talvolta, i suoni, inviando notifiche immediate all’utente, che può controllare le immagini riprese in diretta.
  • VANTAGGI: i costi degli impianti wireless sono molto contenuti e la loro installazione è molto semplice, alla portata anche degli utenti meno esperti. La maggior parte modelli può essere facilmente acquistata online con una spesa che può andare dai 50 ai 300 €, a seconda del numero di sensori e componenti inclusi.
  • SVANTAGGI: nonostante siano stati fatti progressi enormi nella precisione dei sensori e nell’affidabilità degli impianti wireless (anche se non appartenenti a marchi noti nel settore della sicurezza domestica), il livello di protezione garantito da un impianto wireless potrebbe essere inferiore rispetto a quello offerto dai sistemi professionali. Basandosi su onde radio questi dispositivi potrebbero infatti subire interferenze, con una certa facilità. L’installazione di sistemi certificati in conformità a norme CEI riduce questi rischi.

IMPIANTO MISTO

Gli impianti misti, come è facile intuire, sono composti sia da componenti cablati sia da dispositivi wireless. Per la loro versatilità sono oggi molto diffusi.
  • VANTAGGI: sono idonei ad abitazioni medio-grandi, dato che permettono di proteggere al meglio sia gli spazi interni, tramite un impianto cablato, sia quelli esterni, grazie a sensori senza fili. Una parte della spesa richiesta può essere soggetta a detrazioni fiscali.
  • SVANTAGGI: il costo dei sistemi misti può essere decisamente alto, ed è consigliabile affidarsi a un professionista, se non altro per l’installazione dei componenti cablati.

IL FAI DA TE CONVIENE?

I sistemi di sicurezza acquistati presso rivenditori autorizzati e installati da professionisti del settore possono rappresentare una spesa eccessiva per molti utenti. In questo caso è consigliabile orientarsi su un impianto wireless da installare senza alcuna assistenza, dato che comunque esistono soluzioni sufficientemente affidabili e in grado di offrire una protezione adeguata per chi non ha particolari esigenze. Si tenga presente, però, che sarà necessario occuparsi personalmente della gestione delle eventuali situazioni di emergenza. Nel caso in cui si possa investire una cifra più alta, invece, la consulenza di un professionista è da prendere seriamente in considerazione: la qualità e l’affidabilità dei sensori sarà più alta, l’impianto sarà calibrato correttamente e si potrà godere di un’assistenza post-vendita qualificata. Va inoltre considerato che molti esperti offrono anche la possibilità di usufruire di un servizio di sorveglianza privato, che può garantire un intervento molto rapido nel caso in cui dovesse scattare un allarme.

AGEVOLAZIONI PER L’INSTALLAZIONE DI UN IMPIANTO ANTIFURTO

Chi decide di mettere in sicurezza la propria casa tramite l’installazione di un impianto antifurto può effettivamente godere di alcune agevolazioni fiscali che possono rappresentare un incentivo interessante. In primo luogo, per i lavori di installazione e manutenzione dell’impianto è prevista l’IVA ridotta al 10%. Questa non verrà tuttavia applicata ai dispositivi che compongono l’impianto, che possono rappresentare una porzione rilevante del costo totale. Inoltre, è anche possibile ottenere una detrazione fino al 50% del costo totale richiesto dai sopralluoghi tecnici, dai lavori di installazione o di aggiornamento dell’impianto e, non ultimo, dalle certificazioni richieste per ottenere lo sgravio fiscale. Va però ricordato che questi vantaggi non sono immediati e richiedono una certa attenzione da parte dell’utente: vanno infatti rispettate particolari condizioni e devono essere presentati documenti specifici, per poter ricevere un rimborso. Per esempio, è necessario pagare i tecnici che si occupano dei lavori di installazione tramite un bonifico parlante, dove sono chiaramente indicati partita IVA o codice fiscale sia dell’utente che dell’azienda, e indicare i dati catastali dell’immobile, quando viene compilata la dichiarazione dei redditi. Rispettando alcune accortezze sarà quindi possibile ottenere un vantaggio economico importante per migliorare la sicurezza della propria casa! 

SISTEMI ANTIFURTO CON CONTROLLO REMOTO

Il digitale e le funzioni mobile, principalmente le App che si possono installare sugli smartphone, permettono di monitorare da remoto, in diretta e tramite video, la propria abitazione. Tramite App è anche possibile gestire l’impianto a distanza e, quindi, ad esempio, attivarlo se si è dimenticato di farlo uscendo di casa. La diffusione degli impianti Wi-Fi domestici ha ormai reso facile, veloce ed economica l’installazione di questi sistemi. 

ALCUNI CONSIGLI PER PREVENIRE FURTI NELLE ABITAZIONI

Oltre a dotarsi di dispositivi antifurto, collegati possibilmente con i numeri di emergenza o con servizi privati di vigilanza, può essere utile seguire i seguenti consigli:
  • non informate nessuno del tipo di antifurto installato, né della presenza di eventuali casseforti;
  • installate telecamere a circuito chiuso;
  • installate una porta blindata con serratura di sicurezza, preferibilmente certificata a norma UNI, la cui chiave deve essere a prova di duplicazione abusiva;
  • se abitate nei piani bassi o in case indipendenti, mettete grate alle finestre o vetri antisfondamento;
  • illuminate con particolare attenzione le aree esterne buie, anche usando sensori automatici che attivano l’illuminazione se rilevano movimenti;
  • non informate nessuno dei vostri spostamenti: avvisate solo persone di fiducia ed eventualmente lasciate le chiavi ad un parente o un amico, concordando che faccia dei controlli periodici;
  • sulla segreteria telefonica, registrate il messaggio sempre al plurale. La forma più adeguata non è “siamo assenti”, ma “in questo momento non possiamo rispondere”;
  • incaricate il portiere o un vicino di casa di ritirare la posta, così da non segnalare la vostra assenza prolungata;
  • chiudete i contatori elettrici in un armadietto oppure in locali non accessibili agli estranei: il mancato consumo è indice della vostra assenza;
  • se vi accorgete che la serratura è stata manomessa o che la porta è socchiusa, non entrate in casa, ma portatevi in una posizione di sicurezza, e chiamate immediatamente il 112 o il 113.
Questa rubrica è stata realizzata in collaborazione con QualeScegliere.it, piattaforma online che mette a disposizione una serie di strumenti utili e pratici da consultare per aiutare gli utenti nella scelta fra oltre 300 categorie di prodotti. Vuoi dire la tua sul tema? Sei un addetto ai lavori o un’azienda del settore che ha qualcosa da aggiungere all’indagine? Commenta nello spazio sottostante oppure scrivici all’indirizzo [email protected]. La tua opinione per noi è importante!

Autore: Unione Nazionale Consumatori Data: 6 agosto 2019
Condividi su: