TELEFONIA: Agcom diffida Vodafone per il tethering, rimborsi per i consumatori?

Redazione UNC
17 Aprile 2018
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Comunicato stampa Unione Nazionale Consumatori Unc ha denunciato Vodafone Italia per aver fatto pagare l’utilizzo di smartphone come hot spot; in attesa che si pronunci l’Antitrust, per Agcom il servizio deve essere gratuito. Roma, 17 aprile 2018 – “L’Agcom ci ha dato ragione sul ‘tethering’, adesso chi ha pagato per connettersi utilizzando lo smartphone come hot spot Wi-Fi ha diritto al rimborso”, è quanto dichiara Massimiliano Dona, Presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, in merito alla delibera dell’Agcom n. 68/18/CONS con cui l’Autorità ha diffidato Vodafone Italia per violazione dei regolamenti comunitari in tema di tethering. Secondo l’Agcom: “il comportamento dell’operatore configura, a tutti gli effetti, una restrizione all’utilizzo del terminale e una limitazione della libertà dell’utente di scegliere l’apparecchio dal quale accedere ad internet”. Inoltre la pratica di far pagare lo smartphone come hot spot è in conflitto con il Regolamento europeo n. 2015/2120, c.d. “Regolamento TSM” (Telecom Single Market), che stabilisce misure riguardanti l’accesso a una internet aperta. Più precisamente, nella parte introduttiva del Regolamento si legge che “quando accedono a internet, gli utenti finali dovrebbero essere liberi di scegliere tra vari tipi di apparecchiature terminali, quali definite nella direttiva 2008/63/CE della Commissione e che i fornitori di servizi di accesso a internet non dovrebbero imporre restrizioni all’utilizzo di apparecchiature terminali che collegano alla rete oltre a quelle imposte dai fabbricanti o dai distributori di apparecchiature terminali conformemente al diritto dell’Unione”. “Non è un fenomeno nuovo per noi dell’Unione Nazionale Consumatori che nei mesi scorsi avevamo segnalato la pratica all’Autorità Garante della concorrenza e del Mercato. La delibera dell’Autorità delle comunicazioni è un primo passo in attesa del parere dell’Antitrust”, commenta l’avvocato Dona che aggiunge: “adesso ci aspettiamo che l’operatore si metta in regola modificando le condizioni di utilizzo del servizio. Intanto i consumatori che nei mesi scorsi hanno pagato per il tethering possono chiedere il rimborso inviando una comunicazione scritta a Vodafone Italia. I nostri esperti sono a disposizione degli utenti per informazioni o per assistenza sul sito www.consumatori.it”.
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