ANTITRUST: multa da 2 milioni a Telepass

Redazione UNC
18 Marzo 2021
Condividi su
Comunicato stampa Unione Nazionale Consumatori Multa dell’Antitrust a società del gruppo Telepass per pratiche ingannevoli nella distribuzione di polizze RC auto. Avevano condiviso dati dei clienti. Roma, 18 marzo 2021 – “Bene, ottima notizia! E’ intollerabile che i propri dati personali vengano condivisi per finalità diverse rispetto a quella per la quale sono stati raccolti” afferma l’avv. Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, commentando la multa da 2 milioni di data dall’Antitrust a società del gruppo Telepass per una pratica commerciale scorretta riguardante la distribuzione di polizze Rc auto. “E’ un diritto sacrosanto dell’utente avere un’informazione chiara e completa, immediatamente accessibile che dia evidente richiamo eventuali usi per fini commerciali dei dati forniti in fase di registrazione e dell’eventuale loro cessione a terzi. Il consumatore deve essere sempre libero di prestare o negare il consenso all’accesso ai dati personali da parte di soggetti terzi e per poterlo fare deve essere adeguatamente informato. E’ un principio ormai consolidato. I nostri dati valgono” conclude Dona. L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha irrogato a Telepass S.p.A. e Telepass Broker S.p.A. una sanzione di 2 milioni di euro per una pratica commerciale ingannevole nell’attività di distribuzione di polizze assicurative RC Auto tramite la propria App, a favore dei clienti titolari degli abbonamenti Telepass Family e Telepass Viacard. L’Autorità ha accertato che le due società hanno condiviso le informazioni sui propri utenti con compagnie e intermediari di assicurazione – con cui hanno concluso contratti di distribuzione di polizze – senza averli adeguatamente informati sulla raccolta e sul modo di utilizzo dei loro dati, anche a fini commerciali. In particolare, l’informazione fornita in sede di presentazione del servizio si limitava a enfatizzare la semplicità, la velocità e la convenienza economica della procedura, ma non che i dati venivano utilizzati da Telepass per finalità commerciali diverse rispetto a quelle per cui erano raccolti, ossia la fornitura del preventivo. Inoltre, i clienti Telepass non hanno ricevuto una chiara informativa sull’effettiva rappresentatività dei soggetti fornitori delle polizze, in quanto le società si erano limitate a riportare sull’app e sul sito i loghi dei partner, senza specificare che alcuni di essi erano meri intermediari che agivano come agenti mandatari di compagnie non individuate. Secondo l’Autorità, le Società non avevano neppure fornito informazioni sui criteri e sui parametri seguiti per la selezione del preventivo proposto, necessari invece per una scelta consapevole da parte dei consumatori.
Condividi su: