ALIMENTAZIONE: caso Lactalis, normative europee da cambiare

Redazione UNC
15 Gennaio 2018
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Comunicato stampa Unione Nazionale Consumatori Il caso del latte in polvere contaminato con la salmonella dimostra che va indicato lo stabilimento in etichetta. Roma,  15 gennaio 2017 – In relazione al caso francese del latte in polvere prodotto dalla Lactalis, destinato ai neonati e contaminato con il batterio della salmonella, l’Unione Nazionale Consumatori chiede all’Europa di reintrodurre l’obbligo di indicare lo stabilimento di produzione. “Considerato che il latte in origine è sicuro ed è privo di pericoli, compreso quello delle salmonelle, è evidente che qualcosa non ha funzionato nello stabilimento di produzione francese. Peraltro in quello stabilimento di Craon si era già verificato in passato un problema” Agostino Macrì, responsabile dell’Area sicurezza alimentare dell’Unione Nazionale Consumatori. “Ecco perché è fondamentale che in Europa non si facciamo ulteriori passi indietro in materia di informazione ed etichettatura e che anzi, come fatto in Italia, si reintroduca immediatamente l’obbligo di indicare nell’etichetta la sede e l’indirizzo dello stabilimento di produzione o, se diverso, di confezionamento” conclude Macrì. Il ministero della Salute italiano ha reso noto che le autorità francesi non hanno comunicato, tramite il sistema di allerta comunitario (RASFF), l’esistenza di lotti spediti verso il nostro Paese.
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