ECONOMIA: Mef, 2050 mln per canone RAI

Redazione UNC
9 Gennaio 2017
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Comunicato stampa Unione Nazionale Consumatori Bene, ma allora il canone Rai dovrebbe scendere da 90 ad 85 euro. Attenti a dichiarare entro il 31 gennaio Roma, 9 gennaio 2017 – Il Mef ha comunicato che nel periodo gennaio-novembre 2016 le entrate per il canone televisivo finora pervenute ammontano a 2.050 milioni di euro. “Si tratta di un dato certamente positivo in termini finanziari, da noi ampiamente previsto fin dal novembre 2015. Il metodo adottato, infatti, non è mai stato da noi contestato rispetto alla sua efficacia nella lotta all’evasione, quanto rispetto all’onere a carico degli onesti contribuenti costretti a fare dichiarazioni per le doppie utenze elettriche diversamente intestate o a dover dichiarare a vita, di non avere una tv” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. “In ogni caso si tratta di un extragettito di 300 milioni che attesta anche la bontà di una seconda previsione da noi fatta. Ossia che il canone è ancora troppo elevato, nonostante la riduzione da 100 a 90 euro prevista per il 2017. Per avere un gettito invariato rispetto al 2015, infatti, il canone dovrebbe essere al massimo di 85 euro, ossia 5 euro in meno. Se poi il gettito salirà ulteriormente, il canone dovrà ulteriormente abbassarsi” conclude Dona. L’associazione ricorda, infine, che l’art. 1 comma 153 della legge n. 208/2015 prevede che per superare la presunzione di detenzione di un apparecchio tv è  ammessa una dichiarazione da inviare all’Agenzia delle entrate ma questa “ha validità per l’anno in cui è stata presentata”. A differenza della dichiarazione di addebito su altra utenza (ossia il quadro B del modellino), quindi, la dichiarazione di non detenzione (quadro A) va ripresentata ogni anno e va inviata entro il prossimo 31 gennaio.
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