ISTAT: potere acquisto famiglie sale dello 0,8% su base annua

Redazione UNC
1 Luglio 2015
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Roma, 1 luglio 2015 – “Bene l’inversione di tendenza, ma non basta” ha dichiarato Massimiliano Dona (segui @massidona su Twitter), Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori, commentando i dati resi noti oggi dall’Istat secondo i quali il potere di acquisto delle famiglie consumatrici nel primo trimestre 2015 è aumentato dello 0,6% rispetto al trimestre precedente e dello 0,8% rispetto al primo trimestre del 2014. Secondo i calcoli dell’UNC, infatti, il potere d’acquisto delle famiglie consumatrici è sceso, durante questi anni di crisi, dal 2007 al 2014, del 10,6%. Anche considerando solo gli ultimi 3 anni, dal 2011 al 2014, il potere d’acquisto è sceso del 6%. “Un incremento annuo dello 0,8% è certo un miglioramento, ma con questi ritmi occorre troppo tempo per tornare ai livelli precrisi. Troppo, se si considera che fino a che non viene ridato potere d’acquisto alle famiglie, i consumi non ripartano e le imprese non vendono” ha proseguito l’avv. Dona. “Non per niente, il dato sulla spesa delle famiglie per consumi finali, in valori correnti, è ancora in calo dello 0,2% rispetto al trimestre precedente e l’aumento rispetto al corrispondente periodo del 2014 è quasi nullo. Invitiamo, quindi, il Governo ad ampliare la platea dei beneficiari del bonus di 80 euro, includendo anche incapienti e partite Iva” ha concluso Dona.
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