NEGOZI: Sciopero lavoratori per aperture festive

Redazione UNC
14 Aprile 2017
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Comunicato stampa Unione Nazionale Consumatori No a modifiche legislative e a speculazioni. La libertà delle aperture domenicali e festive deve restare Roma, 14 aprile 2017 – “No alle speculazioni o ai tentativi di modificare una norma che sancisce la sacrosanta libertà di poter aprire un negozio senza vincoli anacronistici e restrizioni tipici di un’economia dirigistica d’altri tempi che non rappresentano la volontà degli italiani” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, commentando la notizia  dello sciopero indetto dalle organizzazioni sindacali contro la decisione della direzione del ‘Serravalle Designer Outlet’ di tenere aperto nei giorni di Pasqua, 15 e 16 aprile. “Non interveniamo nel merito di questo sciopero. I sindacati, se ci sono abusi, facciano pure il loro mestiere di siglare contratti e accordi rispettosi del diritto del dipendente ad avere un orario di lavoro congruo e rispettoso della dignità umana. I lavoratori hanno diritto al riposo settimanale” prosegue Dona. “Ma questo non ha nulla a che vedere con la libertà di impresa ed il libero mercato. Non accettiamo che si usino i lavoratori come paravento strumentale, per una restaurazione inaccettabile. E’ evidente, infatti, che in questo periodo di grave disoccupazione e recessione negozi più aperti sono sinonimo, in primo luogo, di mantenimento dei livelli occupazionali e, in secondo luogo, di nuova occupazione e di contratti di lavoro part-time di tipo verticale, ad esempio per il week-end. Anche per i dipendenti già assunti, aumentare le ore di apertura dei negozi risponde alla loro impellente necessità di poter fare straordinari per arrotondare uno stipendio che non consente più di arrivare a fine mese. Insomma, interesse del lavoratore non è certo la diminuzione e la riduzione dell’offerta di lavoro, ma il contrario. Negozi più aperti non sono sinonimo di sfruttamento ma di stipendio maggiore. Se poi ci sono abusi, si combattano anche con gli scioperi” conclude Dona.
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