Guida all’uso corretto degli elettrodomestici per risparmiare in bolletta

Redazione UNC
13 Settembre 2017
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Per risparmiare energia elettrica in casa è fondamentale il comportamento consapevole delle persone che nella casa vi abitano. La consapevolezza si acquisisce conoscendo quanto consuma ciascun elettrodomestico installato nell’abitazione. I consumi si indicano in kilowattora (kWh) e come tali vengono registrati dal contatore, mentre la potenza dell’elettrodomestico si esprime in kilowatt (kW). Il kilowattora non è altro che la potenza assorbita dall’elettrodomestico. Di seguito l’Unione Nazionale Consumatori fornisce alcuni consigli per risparmiare energia elettrica con i vari apparecchi, sia per avere una bolletta più “leggera” sia per evitare un carico eccessivo che può determinare l’interruzione della corrente.

Ferro da stiro

Un  ferro da stiro può avere una potenza di 1 kW oppure di 1,5 kW: nel primo caso, la potenza assorbita, cioè il consumo segnato dal contatore, sarà di 1 kW per ogni ora in cui si adopera l’apparecchio (1 kWh), nel secondo caso di 1,5 kW ogni ora di accensione (1,5 kWh). Se un ferro da stiro funziona contemporaneamente a un forno elettrico che ha una potenza di 2,5 kW, è probabile che il contatore non regga il carico e, quindi, l’interruttore si abbasserà automaticamente interrompendo il flusso di corrente. Comunque, per accertarsi di quant’è il consumo di un elettrodomestico, basta leggere la targhetta che i trova su ogni apparecchio che ne indica la potenza, oppure il libretto di istruzioni. A volte l’indicazione è in watt (W), che corrisponde a un millesimo di kilowatt (kW).

Lavatrici

Normalmente le lavatrici consumano intorno ai 2 kWh, per ogni ciclo di lavaggio. Per risparmiare energia è bene utilizzare la lavatrice solo a pieno carico, altrimenti servirsi del tasto mezzo carico.  Occorre anche separare il bucato in base al tipo di tessuto e di sporco e scegliere correttamente il programma. Per la biancheria non molto sporca, evitare il prelavaggio: in questo modo si risparmieranno energia, acqua e detersivo. Preferire i programmi di lavaggio a temperature non elevate. Lavare a 90° solo biancheria veramente molto sporca e molto resistente: questa temperatura, infatti, comporta elevati consumi di acqua, di detersivo e di energia elettrica (per alzare la temperatura dell’acqua).

Lavastoviglie

Anche le lavastoviglie consumano sempre intorno ai 2 kWh. Per risparmiare elettricità evitare di utilizzare la macchina per poche stoviglie ed escludere dal programma la fase di asciugatura: aprendo lo sportello e lasciando circolare l’aria si ottengono gli stessi risultati consumando il 45 per cento in meno di elettricità. Riservare il ciclo intensivo solo a carichi con pentole, padelle e pirofile particolarmente sporche.

Illuminazione

Il consumo dipende dalla quantità e dal tipo di lampade utilizzate.  E’ bene preferire le lampadine a risparmio energetico , (fluorescenti compatte). Costano di più, ma durano anche 8 volte più delle normali lampadine a incandescenza e, soprattutto, consumano fino al 70 per cento in meno. Lo stesso vale per i cosiddetti neon, che però sono adatti solo in determinati ambienti. Le lampadine alogene hanno una durata superiore rispetto alle tradizionali lampadine, ma per il tipo di luce che emanano sono più adatte a illuminare punti ben precisi, perché altrimenti perdono il 20 per cento di luminosità. Negli ambienti in cui si ha bisogno della massima illuminazione, sostituire i comuni interruttori con i regolatori di intensità luminosa. Esistono anche interruttori automatici che azionano l’illuminazione solo in presenza di persone, per poi interromperla a passaggio avvenuto. In generale, ricordare anche che una lampadina da 100 watt illumina quanto 6 lampadine  da 25 watt, ma queste consumano il 50 per cento in più. Meglio allora un lampadario unico, al centro della stanza e con una sola lampadina. Si consiglia anche di tinteggiare le pareti con colori chiari, che riflettono la luce.

TV e HI-FI

Questi apparecchi consumano intorno ai 0,2 kWh per ogni ora di utilizzo. E’ bene collocare il televisore su un piano ben stabile e in modo da lasciare uno spazio di almeno 10 centimetri tra la parete e il retro dell’apparecchio, per permetterne l’aerazione. Evitare la posizione di stand-by, almeno là dove si può. Lo stesso vale per gli hi-fi. 

Frigorifero e congelatore

Questi elettrodomestici consumano intorno a 0,25 kWh per ogni ora di utilizzo.  Bisogna collocare il frigo nel punto più fresco della cucina, lontano da fonti di calore, facendo attenzione a lasciare uno spazio di almeno 10 centimetri tra la parete e il retro dell’apparecchio, in modo che sia ben aerato. Si consiglia di riporre i cibi nel frigo ordinatamente e solo dopo che si siano raffreddati, per evitare la formazione di brina sulle pareti. Regolare il termostato su posizioni intermedie: posizioni più fredde fanno aumentare i consumi del 10/15 per cento. Aprire il minimo indispensabile la porta del frigo ma, soprattutto, fare in modo di tenerla aperta il meno possibile per evitare la dispersione del freddo e, conseguentemente, lo spreco di energia. Occorre verificare periodicamente il buono stato delle guarnizioni della porta e sbrinare il frigo prima che lo strato di ghiaccio interno superi i 5 millimetri: la brina fa aumentare il consumo. Almeno una volta all’anno, per meglio conservare l’efficienza dell’apparecchio e impedire l’aumento di consumi, pulire le serpentine del condensatore.

Forno elettrico

Il forno elettrico consuma intorno ai 2,3 kWh per ogni ora in cui rimane acceso. Durante la cottura bisogna aprire lo sportello il minimo indispensabile e spegnere il forno poco prima che la cottura sia completa, per sfruttare il calore residuo. Pulire accuratamente il forno ogni volta che viene utilizzato.

Scaldacqua

Il consumo dello scaldacqua dipende dal tipo di apparecchio, ma normalmente si aggira intorno a 1-1,5 kWh per ogni ora in cui rimane acceso.  Per risparmiare energia, è bene regolare il termostato a 45°C in estate e a 60°C in inverno. Si consiglia di installare l’apparecchio vicino al punto di utilizzo per evitare inutili dispersioni del calore dell’acqua calda attraverso lunghe tubazioni. Infine, bisogna fare verificare e pulire periodicamente la serpentina per eliminare i depositi calcarei, che riducono la trasmissione del calore aumentando i consumi.

Aspirapolvere

Questo apparecchio consuma circa 2 kWh per ogni ora di utilizzo. Non è conveniente lasciare acceso l’aspirapolvere a vuoto; quindi prima di iniziare ad aspirare è bene mettere in ordine l’ambiente per rendere più agevole e veloce la pulizia. Se l’aspirapolvere è di quelli a vapore (che hanno un consumo maggiore rispetto a quelli tradizionali e che necessitano di un certo tempo per il riscaldamento), cercare di dedicarsi a questo compito quando tutta la casa è in ordine e pronta per essere vaporizzata. Sempre nel caso di aspirapolvere a vapore, fare attenzione alla manutenzione: il grande nemico è il calcare. HAI BISOGNO DEL NOSTRO AIUTO? SCRIVICI ALLO SPORTELLO ENERGIA

Autore: Pieraldo Isolani Data: 13 settembre 2017
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