Come si legge la bolletta 2.0 di luce e gas

Redazione UNC
11 Luglio 2018
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bolletta 2.0 energia gasMolti consumatori si rivolgono ai nostri sportelli perché, nonostante la nuova Bolletta 2.0, hanno difficoltà a capire cosa effettivamente stanno pagando: cerchiamo dunque di fare chiarezza con questo approfondimento realizzato nell’ambito del Progetto “No problem – Assistenza, informazione, incontri con le Associazioni dei consumatori” Il primo aspetto piuttosto evidente nella nuova bolletta è il formato più asciutto ed essenziale: tutte le informazioni sono in una pagina fronte-retro; una versione completa (quella vecchio stile con tutte le notizie di dettaglio) sopravvive adesso solo in due casi: se il consumatore ha chiesto di ricevere la bolletta soltanto via e-mail o se si richiede espressamente al fornitore di luce e gas la versione completa. Una volta l’anno, inoltre, come imposto dall’Autorità, un grafico a torre (con degli istogrammi) ci farà vedere a colpo d’occhio quanto abbiamo speso nei singoli mesi, in modo da mettere in campo se necessario una strategia di risparmio. Andando nel dettaglio: la bolletta 2.0 introduce novità sia per il servizio di maggior tutela che per il mercato libero. Nella bolletta per il servizio di maggior tutela troviamo indicate, in maniera distinta: – la voce “spesa per la materia energia/gas naturale”, che sostituirà le voci relative al servizio di vendita (consumi fruiti, relativi al prezzo dell’energia, della commercializzazione e del dispacciamento); – la voce “spesa per il trasporto e la gestione del contatore”, che sostituirà le voci relative ai servizi di rete (ad esempio i costi di trasporto dell’energia elettrica sulle reti di trasmissione nazionali, di distribuzione locale e i costi di gestione del contatore); – la voce “spesa per oneri di sistema”, che metterà insieme varie voci fino ad oggi inglobate nella quota relativa ai servizi di rete (ad esempio gli incentivi alle fonti rinnovabili e alle imprese a forte consumo di energia); – i ricalcoli effettuati a seguito di conguagli o di correzione di errori; – l’eventuale bonus sociale goduto dall’utente. Nelle bollette relative ai contratti su mercato libero, invece, i gestori avranno più libertà nello strutturare la bolletta ma dovranno comunque indicare separatamente le voci che riguardano: – spese per il trasporto e la gestione del contatore e per gli oneri di sistema; – ricalcoli relativi a conguagli o correzioni; – partite delle quali va specificata la natura (ad esempio in caso di computo di indennizzi); – l’eventuale bonus sociale goduto dall’utente. Novità molto importante, che si applicherà sia ai contratti a maggior tutela che a quelli su libero mercato, riguarda i costi medi. Ogni bolletta 2.0 deve infatti indicare: – il “costo medio unitario della bolletta”, cioè il rapporto tra l’importo totale (tasse incluse) e i consumi fatturati; – il “costo medio unitario della sola spesa per la materia energia/gas naturale”, cioè il rapporto tra la voce di spesa “per la materia energia/gas naturale” e i consumi fatturati. Come detto, almeno una volta l’anno dovranno inoltre essere indicati in bolletta: – il dettaglio del consumo degli ultimi dodici mesi, in forma grafica chiara; – la data di attivazione della fornitura; – la data di attivazione di modifiche contrattuali; – la tensione di alimentazione (solo per l’energia elettrica). Questa semplificazione renderà più facile la vita ai consumatori? Noi ce lo auguriamo, intanto leggi la nostra posizione. Per maggiori informazioni o assistenza contattare i nostri esperti scrivendo a [email protected].

Autore: Unione Nazionale Consumatori Data: 11 luglio 2018
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