Privacy e recupero crediti: il vademecum del Garante

Redazione UNC
19 Aprile 2016
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PRIVACYStop alle visite a domicilio, alle continue sollecitazioni telefoniche e all’affissione di avvisi di mora sulla porta di casa. Sono alcuni dei comportamenti da evitare nell’attività di recupero crediti evidenziati dal Garante per la protezione dei dati personali nel nuovo vademecum Privacy e recupero crediti. Il Vademecum del Garante è una guida sintetica che illustra in modo semplice e immediato a quali principi si deve ispirare chi, legittimamente, svolge attività di recupero del credito e le garanzie riconosciute al debitore. Quali dati personali si possono trattare nell’ambito dell’attività di recupero crediti? Quali sono le prassi ritenute illecite? Come vanno conservati i dati? Esiste un diritto alla riservatezza del debitore? Il manuale mira a garantire che ogni operazione avvenga nel rispetto della dignità personale del debitore, evitando comportamenti che possano lederne la riservatezza. Gli accertamenti dell’Autorità e le continue denunce dei consumatori alla nostra associazione, hanno messo in luce l’esistenza di prassi spesso invasive e talvolta aggressive. Motivo per cui ad agosto 2014 e gennaio 2016, a seguito di una nostra denuncia, la società di recupero crediti Ge.ri è stato multata dall’Autorità Antitrust per 205 mila euro. Era necessario, quindi, un provvedimento generale dell’Autorità che indicasse a quanti svolgono questo tipo di attività (le società specializzate, finanziarie, banche, concessionari di pubblici servizi, compagnie telefoniche etc) le misure necessarie affinché tutto si svolga nel rispetto dei principi di liceità, correttezza e pertinenza. Per assistenza in caso di problemi con società di recupero crediti contattaci attraverso il nostro sportello Autore: Rebecca Manacorda Data: 19 aprile 2016
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