Reclamo N° 91348

Buongiorno, venerdì 16 ho trovato un'amara sorpresa. il giorno 13 marzo era stato messo un divieto di sosta temporaneo (i famosi fili gialli della municipale a cui doveva essere affisso un foglietto portato via dalle pioggie) per il giorno 16, giorno in cui era prevista l'inaugurazione di un giardinetto adiacente la mia abitazione, divieto che non avevo visto in quanto non in casa in questi giorni. Venerdì alle 7 non ho trovato più lo scooter. La notte era stato rimosso. Ho chiamato il comando dei vigili e mi hanno detto che era stato inviato al deposito sito dalla parte opposta di Roma rispetto al luogo della rimozione (io abito a largo Cervinia, lo scooter era stato inviato in un deposito a Tor Vergata, in via Raffaele Garofalo). Ho chiamato il deposito e mi hanno chiesto 288 euro per il rilascio dello scooter (poi "scontate" a 247 euro per farmi un favore). Ciò in quanto il percorso fatto dalla ditta è stato determinato in 60 km. E' possibile che i vigili abbiano chiamato una ditta così lontana dalla zona della rimozione e che i costi della scelta della polizia municipale ovvero della mancanza di convenzioni con depositi più vicini al centro di Roma deve ricadere sul cittadino? E' possibile che io sia stato costretto a pagare questa cifra senza poter far nulla altro per rientrare in possesso del veicolo, cifra relativa ad una sanzione accessoria che è 10 volte superiore alla pena principale? Cosa posso fare per recuperare almeno parte di quanto ho dovuto pagare per il deposito? Esiste un limite chilometrico oltre il quale il comune non può inviare un veicolo? Oltre al danno economico, dovrò prendere un giorno di ferie, due autobus ed una metropolitana, oltre ad un tratto a piedi per recuperarlo e questo solo perché non si è trovato un deposito più vicino? Vi prego, cercate di delucidarmi sulla questione, perché il solo onere per il deposito ha creato gravi disagi economici alla mia famiglia, e rimaniamo ancora in attesa della sanzione della polizia municipale. Grazie Ciro