Reclamo N° 127969
Simonetta
05 Novembre 2018
Buongiorno. Nel luglio 2018 ricevo una ingiunzione di pagamento dai Vigili Urbani di Milano di ben 930,00 euro. Trattasi di sanzione accessoria per non aver comunicato nei termini di legge che era alla guida della mia vettura in occasione di infrazione (passaggio con semaforo rosso ) del 2014. A suo tempo io non ricevetti la notifica della sanzione principale ( e quindi neppure della sanzione accessoria). Nel 2015 ricevetti sollecito bonario per la infrazione principale, che provvedetti a pagare ( ca. 400 euro ), ma non si faceva riferimento alla sanzione accessoria. Ho quindi fatto personalmente opposizione al Giudice di Pace di Milano argomentando che non avevo mai ricevuto avviso per la sanzione accessoria. In sede di udienza è comparso il Comune di Milano ( tramite avvocato), che ha semplicemente presentato la copia di un avviso del 2015, che l'incaricato non era riuscito a consegnarmi a causa assenza ( noi lavoriamo e non abbiamo portineria). Su tale avviso era riportato il numero di una raccomandata che sarebbe stata spedita al mio indirizzo ( che nessuno ha firmato per ricevuta) e che avrebbe compiuto la giacenza in Posta. Non è stata presentata né la copia della raccomandata, né un documento delle Poste da cui evincere la compiuta giacenza. Ma è bastato ciò perché il Giudice di Pace desse ragione al Comune , rigettando la mia opposizione ( udienza del 31/10 u.s. ).
Quindi mi ritrovo a dover pagare ben 930 euro solo per non aver comunicato a chi togliere i punti ( e pensare che li ho ancora tutti....). Notare che la multa da 200 euro ca. è aumentata a 930 euro nel giro di neppure 4 anni .
Esiste secondo voi la possibilità di fare qualcosa contro questi eccessi ? Grazie mille.
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