Reclamo N° 216889

Leonora
25 Novembre 2020
Abbiamo noleggiato il mezzo nomad tg DA WO 5072 presso la Società INDIE CAMPERS ITALY S.R.L. dalla data del 16 agosto alla data del 22 agosto 2020. Al momento della consegna del bene, lo stesso risultava del tutto inutilizzabile in quanto la pulizia dello stesso era assolutamente al di sotto di ogni minima precauzione e igiene, soprattutto alla luce del periodo di pandemia esistente: si rinveniva infatti la tenda doccia di colore marrone invece che bianco, la presenza di diversi fazzoletti di carta usati all'interno del bagno nonché di uno scontrino fiscale di una pizzeria di Napoli e dei guanti monouso sporchi ed utilizzati nel vano dello sportello del guidatore; inoltre, il parabrezza impediva la normale visuale tanto vi era sporcizia accumulata (configurabile, tra gli altri, il reato di pandemia). Inoltre, era privo delle pasticche per il water, nonostante la richiesta di acquisto da parte nostra, prima evasa, salvo poi sentirci dire solo al momento della consegna che non ve ne erano a disposizione. L’aspetto ancora più grave è che lampeggiava una spia gialla recante l'indicazione della mancanza dell'additivo Ad Blue, in merito al quale il manager della Indi Campers di Roma Sig. Speranza Stefano comunicava di essere privo di ogni additivo perché lo aveva finito in magazzino, ma che in ogni caso non sarebbe stato necessario aggiungerlo al mezzo in quanto la spia si era appena accesa. Si precisa che l’additivo Ad Blue è invece indispensabile per il funzionamento del mezzo che ove privo si arresta senza preavviso, potenzialmente provocando incidenti e lesioni. Altresì, come risulta anche dal verbale, al momento della consegna, vi erano molteplici graffi sul mezzo e addirittura sulla parte sinistra era visibile un grave danno che determinava financo la rientranza della parte esterna della fiancata; alle nostre delucidazioni in merito alla consegna di un mezzo non così gravemente danneggiato, il Sig. Speranza ci rassicurava dicendo che il mezzo era perfetto e funzionante, nonché completo di ogni requisito necessario per la sicurezza. Inoltre, sempre in tale momento, sebbene ne facessimo richiesta, non veniva fornito alcun modo per accedere al tetto del camper, così da impedire la verifica di eventuali mancanza o danni già esistenti. Orbene, dopo solo un giorno, comunicavamo che l'acqua non veniva in alcun modo riscaldata e che avendo due figli piccoli e avendo necessità di avere acqua calda per la doccia, eravamo stati costretti a far fare la doccia fredda ai bambini e che il più grande di anni 5 si era ammalato; in particolare, il piccolo soffre di forti attacchi di laringospasmo che vengono determinati dal raffreddamento che anche in tali occasioni aveva subito proprio a causa della indicata assenza di acqua. Solo dopo aver speso una intera giornata di vacanza a "combattere" con il servizio assistenza, la risposta, documentalmente comprovabile, è stata la seguente "bisogna mettere uno spessore al sensore della finestra che sta sopra il tavolino" perché il sensore è rotto e non funziona (sms 19 agosto 2020 ore 16.04): l’acqua si riscaldava solo quando un sasso veniva premuto contro un bottoncino posto sulla finestra del camper. In data 23 agosto 2020 quando ci apprestavano a riportare il mezzo, lo stesso non ripartiva e dopo innumerevoli telefonate e dopo circa due ore di attesa, veniva comunicato che avremmo dovuto acquistare l'additivo ad blue e metterlo nel serbatoio perché tale assenza era la causa del mancato funzionamento. Sebbene comunicassimo che la macchina di proprietà risultava bloccata del camper e che quindi non eravamo in grado di muoverci se non a piedi e che, oltretutto, trattandosi di domenica, non eravamo sicuri di trovarlo con facilità, il Sig. Giacomo del "call center" rispondeva che "è un problema tuo: devi andare a compralo e metterlo perché non possiamo portarlo". Pertanto, contattavamo il Sig. Speranza Stefano, il quale dapprima confermava la versione del Sig. Giacomo e poi, inaspettatamente ed arbitrariamente, decideva di riagganciare la comunicazione, attaccando il telefono in faccia alla Sig.ra Materia, lasciandoci alla gestione personale del problema fino a quando finalmente il Sig. Speranza decideva di cambiare idea e di portare il liquido; anche il Sig. Speranza trovava grandi difficoltà nel rifornire il mezzo con il suddetto additivo proprio perché tale operazione richiede degli strumenti ad hoc: il mezzo, pertanto, ricominciava a funzionare e consentiva di riportarlo al centro. Ma i fatti ancora più gravi di cui si chiede l’accertamento sono i seguenti: 1. Allorchè il Sig. Speranza giungeva sui luoghi inveiva contro la Sig.ra Materia, in presenza di altri testimoni, dicendo quanto segue: "il mezzo risulta rubato perché non riconsegnato entro le ore 11" dando pertanto dei ladri agli scriventi, continuando: "e tu (riferendosi alla Sig.ra Materia) stai zitta perché io non voglio parlare" (questa frase veniva ripetuta due volte). E’ chiara l’assurdità delle affermazioni stante la comunicazione scritta tra le parti che ben prima delle ore 11 chiedevano un intervento per il mancato funzionamento del mezzo. Peraltro, è noto che la mancanza dell’additivo AB Blue determina l’arresto del mezzo solo dopo oltre 2500 km circa, mentre noi avremmo percorso solo circa 1000 km (è evidente, pertanto, che la spia a differenza di quanto afferma il Sig. Speranza nei suoi scritti non si era assolutamente appena accesa, ma lo era ormai da qualche settimana). Inoltre, in caso in cui il mezzo si fosse arrestato durante la circolazione avrebbe potuto determinare ingenti danni alla famiglia, composta da due bambini piccoli. La assoluta superficialità della Indie Campers è davvero ingiustificabile. 2. Al momento della riconsegna, infine, lo stesso sig. Speranza sosteneva che il camper avesse due graffi provocati da noi, il cui costo, arbitrariamente indicato per la riparazione, sarebbe stato pari ad euro 1000 per uno e 1300 euro circa per l'altro. Inoltre, sosteneva che mancasse il cappellotto del fungo posto sopra al camper ed addebitava ulteriori somme. Si precisa che detti importi venivano addebitati senza la preventiva autorizzazione da parte del Sig. Di Bella, ma, al contrario, alla presenza di fortissime contestazioni. Abbiamo, pertanto, richiesto mezzo email pec il risarcimento della somma sottratta, e con email pec che segue è stata negata: “Indie Campers Reservations A:[email protected] Cc:leonora materia mar 25 ago alle ore 22:08 Buonasera, Riguardo la segnalazione relativa alla prenotazione 33137 del Sig di Bella da qui in poi detto “ il locatário” contestiamo la versione dei fatti e segnaliamo la presenza di alcune informazioni non corrette. Per quanto riguarda i danni al veicolo nel dettaglio. I danni riscontrati sul mezzo considerati addebitabili per un importo totale di 2572 euro, secondo guida dei danni disponibile in loco, sono stati infine addebitati per la cifra di 1168 euro. In seguito vengono allegati i danni al veicolo non segnalati e le responsabilitá danni del locatario come da termini e condizioni contrattuali. Ci troviamo dunque costretti a rigettare la vostra proposta di risarcimento che non viene ritenuta adeguata alla situazione, siamo disposti ad ascoltare una proposta congrua e siamo disponibili ad agendare una chiamata telefonica con il locatario per comprendere al meglio la situazione e trovare una congrua soluzione. Cordiali saluti, Giacomo”. Successivamente, abbiamo attivato la procedura di mediazione, a cui né la Indie Campers né il Sig. Stefano Speranza hanno partecipato (si allega il verbale negativo). A seguito di tale mancata comparizione, la Indie Campers ha inoltrato una nuova comunicazione privata in cui ha riportato quanto segue: “On 19/11/2020 at 18:46:05 (+0100) the message "Risposta al tentativo di mediazione" was sent by "[email protected]" and addressed to: [email protected] [email protected] [email protected] The original message is attached. Message ID: 91FCF8E2.0052B227.E19D058F.89F765D2.posta-certificata@legalmail.it The daticert.xml attachment contains service information on the transmission Gentile Avv. Materia, Non abbiamo niente da aggiungere alla nostra posizione, già debitamente spiegata dalla nostra comunicazione datata 25 agosto 2020, e che é stata ritrasmessa tramite PEC il giorno 27 agosto. Riteniamo doveroso informarvi che, qualora questa situazione dovesse essere giudicata da un tribunale, saremo costretti a reclamare alcune somme dovute a Indie Campers dal Sig. Dario Di Bella e che fino ad ora non abbiamo richiesto. In particolare si tratta della penale per la riconsegna del mezzo al di fuori dell'orario previsto dal contratto e dell'uscita del nostro dipendente. Firmato Edoardo Barge Indie Campers Italy SRL”. Tale comunicazione ben potrebbe assurgere a una qualche intimidazione al fine di far desistere gli scriventi. Inoltre, a seguito di alcuni brevi ricerche su internet, abbiamo scoperto che la sottrazione delle somme della franchigia dell’assicurazione nonché la assoluta inaffidabilità dei mezzi che ben potrebbero determinare gravi incidenti nonché danni alla salute soprattutto in un momento di pandemia come quello attuale è un modo comune di agire per la Indie Campers, come di seguito allegato con i commenti di altri utenti, ben rintracciabili anche su internet.
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