Reclamo N° 90185
Daniela
12 Marzo 2018
Ero titolare di un bar tavola fredda e di una tabaccheria a Cornaredo.
Nel 2012 ho venduto la mia attività ad alcune persone.
I muri erano di mia proprietà e dell'intero immobile faceva parte anche l'appartamento all'interno del quale abitano i miei genitori; appartamento che si trova proprio al piano superiore rispetto all'attività in questione.
La tabaccheria risultava ancora intestata a me perché, nonostante gli acquirenti del bar fossero interessati anche a rilevatla, per i protocolli del monopolio, la redditività della stessa non raggiungeva il livello minimo richiesto per la cessione della relativa licenza.
Così, all'interno dello stesso locale, si esercitavano le due attività.
Nel maggio del 2013, con una vasta operazione antimafia delle Procure di Catanzaro e Vibo Valentia, gli acquirenti della mia attività, venivano arrestati e di conseguenza, la Guardia di Finanza, provvedeva a sequestrare le proprietà degli indagati.
Veniva pertanto sequestrato il bar tavola fredda all'interno dei miei muri e per errore (enorme) veniva sequestrata anche la tabaccheria (licenza ancora a me intestata).
Da un momento all'altro, senza mai aver firmato nulla, mi sono ritrovata senza niente.
Niente!
Senza poter più percepire, dagli acquirenti indagati, l'affitto per i muri.
E senza poter esercitare la mia attività di tabaccheria erroneamente sequestrata ed ancora a me intestata all'epoca dei fatti.
Introiti grazie ai quali pagavo il mutuo.
Nel giro di pochissime settimane mi sono trovata all'interno di una voragine improvvisa e senza fine.
Non solo non ho mai formato nulla in relazione al sequestro e che riguardasse la mia posizione di proprietaria dei muri e della tabaccheria, ma non sono stata neanche contattata da nessuno successivamente e tutt'ora.
Nel corso del tempo, la magistratura, ha provveduto a nominare un curatore giudiziario che aveva il compito di dare in gestione il bar e quindi trarne profitto ma, nonostante ci fossero alcune richieste, le pretese del curatore giudiziario erano spropositate e quindi nessuno è stato in grado di permettersele.
Ho cercato di spiegare, un contatto, un incontro, ovviamente documentato, con la Deutsch Bank, beneficiaria del mutuo, ma neanche da loro ho ricevuto ascolto, comprensione, modifiche o sospensioni di alcun tipo.
Di tutta risposta, la Deutsch Bank, ha provveduto a mettere all'asta l'intero immobile.
Attualmente ci sono già state tre aste, tutte deserte, tutte negative.
E stanno fissando la quarta (evento più unico che raro).
Sono anni che vivo sulle mie spalle l'accanimento, la continua beffa dopo il danno.
Un danno ingiusto perché sto pagando senza colpa alcuna.
Sto pagando più io che gli indagati per mafia.
Non potendomi più permettere di pagare un affitto, sono tornata a vivere con i miei genitori.
78 anni papà e 73 mamma.
I miei genitori che, ricordo, vivono come me questa continua ingiustizia e precarietà all'interno di un appartamento che potrebbe svanire da un momento all'altro.
E poi?
In ultimo, i miei genitori che percepivano una pensione sociale, da gennaio non percepiscono neanche quella perché pignorata interamente come ultima, ridicola ingiustizia di strascico a tutta questa merda!
Ho perso tutto.
Mi hanno tolto tutto.
Non ho più niente senza aver fatto niente.
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