Reclamo N° 132432

Andrea
12 Dicembre 2018
Buonasera, Il giorno 11 luglio 2018 mi sono iscritto al corso per “Mastro Birraio” tenuto alla Dieffe Istituto Professionale, accademia con sede a Padova (sito www.dieffespinea.com). L’ammontare del corso è di 2850 euro. Ho 14 giorni per versare la caparra confirmatoria di 300euro. Al termine dei 14 giorni scade pure la possibilità di recesso del contratto, il che mi obbliga a pagare l’ammontare totale del corso, 2850 euro appunto. Da notare che il corso sarebbe iniziato il giorno 09 novembre 2018. Il giorno 09 agosto 2018 mi accorgo di non aver comunicato la volontà di recedere, così invio una mail all’indirizzo [email protected] (indirizzo sbagliato). Il 17 ottobre 2018, verso le 19:00, Dieffe mi chiama telefonicamente chiedendo spiegazioni sulla mia mancata iscrizione, così rispondo di aver comunicato il recesso mesi fa, così mi chiede una dimostrazione, inoltrando la mail a prova del fatto. Il 18 ottobre a mezzanotte inoltro l’email, modificando [email protected] in [email protected] .Evidentemente ci credono, però rispondono con toni minacciosi sul fatto che io comunque debba pagare il totale importo, visto che il recesso è stato comunicato oltre i 14 giorni previsti dal contratto che ho firmato. La loro risposta mi arriva lo stesso giorno 18.10.2018 alle 14.46 da una certa Lucia Stocco. Nel panico, chiedo al legale dell’ azienda per cui lavoro una mano su come risolvere in termini pacifici questa situazione. Mi scrive una possibile risposta da inoltrare, e decido di inviarla alla email di Lucia Stocco (Dieffe). Pensavo si fosse risolta senza ripercussioni, quando mia madre mi chiama il 06.12.2018 mattina dicendomi di aver ricevuto una raccomandata dall’avvocato Michela Marchiori, dove confuta tutto quello che ho scritto e mi obbliga a pagare entro 15 giorni un ammontare di 3050.00 (2850 più la consulenza di 200 euro di Michela Marchiori). Personalmente non ritengo giusto pagare per un servizio di cui non ho minimamente usufruito. In seguito potete trovare i link utili per capire meglio com’è stato scritto il contratto e le sue modalità. Sito Ufficiale Dieffe dove poter trovare le informazioni riguardanti il contratto e la descrizione del corso: https://iscrizioni.dieffe.com/qualifica-di-birraio-artigiano.html Per un profano come me, questo contratto non è molto chiaro, perché se non verso la caparra confirmatoria entro 14 giorni dovrebbe significare che non abbia intenzione di partecipare al corso. La caparra dovrebbe essere una garanzia per riservarsi un posto, un po’ come succede coi diritti di prevendita o un acconto, o la caparra per bloccare una camera in affitto. Se non è così allora non trovo una logica in questa cosa. Riguardo a contratti e-commerce, visto che stanno spingendo sul tempo di recesso, rilancerei con questo : “L’art. 49, lettera h), stabilisce un ulteriore dovere del professionista: consegnare all’acquirente un modello di lettera per l’esercizio del recesso (c.d. modulo standard) che, all’occorrenza, questi può editare, integrare, stampare e spedire via posta raccomandata. A nulla rileva l’eventuale predisposizione di altri “form”, messi all’uopo a disposizione sul sito, aventi medesima funzione: tali strumenti possono essere previsti solo in aggiunta, rimanendo comunque obbligatorio consegnare all’utente il modulo preimpostato e lasciare a lui la libertà in merito al suo utilizzo o meno.[2] In tema di diritto al ripensamento, infine, è utile citare il contenuto di una pronuncia della Suprema Corte di cassazione, [3] la quale ha ribadito: “la clausola di recesso indicata all’interno delle condizioni generali di contratto deve restare separata dalle altre clausole, per rendere chiara, trasparente ed immediata l’informazione al consumatore.” La Corte si è espressa anche in riferimento all’evidenza grafica della informazione, sottolineando come essa debba avere caratteri tipografici eguali o superiori a quelli degli altri elementi indicati nel documento. La Corte svolge poi una serie di considerazioni sulla correttezza informativa, definendo “incompleta” l’informazione sul recesso manchevole delle indicazioni circa i casi di esclusione del recesso e la modalità con la quale deve essere spedita e ricevuta la comunicazione del consumatore sull’intenzione di recedere.” L’informazione trovata è su : http://www.altalex.com/documents/news/2016/07/06/e-commerce-e-diritto-di-recesso#_ftn3 Visto che non mi è stato fornito alcun documento standard di recesso, credo che questa sia l’unica falla del loro contratto e-commerce. Inoltre il recesso dovrebbe essere evidenziato in caratteri più grandi e font diversi dal resto della pagina di regolamento, cosa qui non avvenuta. In attesa di un vostro riscontro, Cordiali Saluti, Andrea Marchi
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