Reclamo N° 213458

Daniele
22 Ottobre 2020
Abito in zona montana fuori dal traffico cittadino, la scorsa settimana la mia gatta di tre anni è rientrata in casa con una ferita nell'addome vicino alla zampa posteriore. Essendo sabato pomeriggio decido di portarla ad una clinica veterinaria aperta. Durante la visita il medico si accorge che è presente anche un altra ferita sul dorso della gatta e, ipotizza un possibile morso di cane. Mi fornisce un preventivo per la radiografia, anestesia, sutura, degenza di una notte e terapie connesse per un totale di 500 €. Accetto e lascio la gatta. Alla sera mi contattano dalla clinica riferendo che la gatta è peggiorata, il morso le ha probabilmente leso il diaframma e la devono operare. Non mi forniscono alcun preventivo di spesa neanche indicativo. Risultato: mi chiamano la mattina comunicandomi che la gatta è morta e devo pagare circa 1200 € per l'intervento e le complicazioni. Credo che un medico sia capace di evidenziare se una determinata ferita possa molto probabilmente portare al decesso di un animale proponendo una eventuale soppressione (dolorosa ma comunque che evita sofferenze inutili all'animale). Ho avuto l'impressione che "tenere in vita" un animale diventi quasi più comodo ed utile all'economia di determinate cliniche veterinarie che alle persone proprietarie degli animali che hanno un forte legame affettivo con gli stessi. Non essendo io l'unico che ha avuto questo problema, vorrei segnalarvelo al fine che possiate attuare una attività di informazione a tutela di tutti i consumatori oltre che degli animali stessi.
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