Concetta
06 Maggio 2018
Acquistato depuratore acqua potabile dalla Società Acque Pure Itali srl Milano in data 28/03/2017., tramite consulente a domicilio. A seguito di analisi l'acqua depurata presentava valori non conformi alla normativa, pertanto in data 1/06/2017, ai sensi dell'art. 130 comma 5 del Dlgs 206/2005 , con raccomandata a.r. , ho diffidato e messo in mora la società a riparare o sostituire l'impianto. In data 29/06/2017, non avendo ricevuto alcun riscontro alla diffida, ho dichiarato di risolvere il contratto ai sensi del comma 7 dell'art. 130 del D.lgs 206/2005. Contattata telefonicamente successivamente alla suddetta dichiarazione, ho acconsentito a fare effettuare intervento tecnico per risolvere la problematica. A seguito dell'intervento effettuato in data 17/07/2017, è aumentata la non conformità del'impianto ai sensi dell'art. 130 del dlgs 206/2005 per la presenza di cariche batteriologiche nell'acqua depurata, provata da apposite analisi. In data 9/8/2017 , tramite PEC, è stata reiterata la risoluzione del contratto. In data 8/9/2017 ricevuta richiesta di sopralluogo per campionamenti dalla Società Acque pure Italia. In data 16/09/2017, tramite PEC, riscontrata positivamente tale richiesta. In data 2/10/2017 effettuati campionamenti da parte di tecnico.Atteso che dal 2/10/2017 non si è avuta alcun notizia ne è stato effettuato alcun intervento, in data 25/01/2018, con ulteriore PEC, si è ribadita la risoluzione del contratto, diffidando la stessa società ad effettuare le necessarie comunicazioni alla società che ha concesso il finanziamento , COMPASS spa, al fine di risolvere anche il contratto con tale società di finanziamento. AD oggi non si è avuto alcun riscontro.
