Reclamo N° 101042
Valeria
28 Maggio 2018
Ad ottobre 2017 sottoscrivo un abbonamento annuale presso la palestra Athlon sita in Roma. La palestra per il il pagamento annuale prevede il passaggio obbligato tramite cofidis.
Ad aprile 2018 scopro di essere incinta e parlando non ufficialmente ma casualmente con la ragazza che ha sempre seguito l’abbonamento le mi informa di volermi bloccare l’abbonamento.
Chiedo per quale motivo dovessi bloccare l’abbonamento e vengo informata che essendo incinta (pur senza patologie di nessun tipo) anche volendo presentare il certificato sia del mio medico curante sia della ginecologa che mi segue non potrei fare altro che il corso gestanti.
Il corso gestanti ovviamente non rientra nell’abbonamento che già stavo regolarmente pagando ma andava pagato a parte per un costo di 15€ ad ingresso (per un totale di 120€ mensili anziché 50 che pago attualmente) oppure posso prendere un personal trainer per 400€ per 10 lezioni la cui unica funzione sarebbe quella di controllare che io non faccia altro se non quello che dice lui.
Faccio a quel punto presente che se non l’avessi comunicato, perché non ero tenuta a comunicare nulla, non si sarebbe mai posto il problema e che nei mesi precedenti avevo frequentato senza problemi la struttura pur avendo una patologia motoria al ginocchio destro di cui erano stati informati.
Alle mie rimostranze mi fanno come unica opzione quella di sospendere l’abbonamento fino al compimento del 3 mese di età del bambino (sono al 2 mese di gravidanza) dovendo però continuare a pagare la quota mensile prevista pur non potendo frequentare per loro espresso divieto.
Ai miei toni alterati mi fanno come unica opzione oltre alle precedenti, quella di poter fare solo ed esclusivamente tapis roulant o ciclette mantenendo ovviamente inalterato il costo dell’abbonamento (con 50€ mensili potevo frequentare la sala pesi e tutte le lezioni disponibili) li avverto di non essere interessata e di volere il rimborso delle rate restanti e mi viene risposto che siccome ero io a non essere d’accordo loro non erano tenuti al rimborso.
Tengo a precisare che non solo non ho nessun tipo di problema fisico legato alla gravidanza e la ginecologa mi ha imposto di continuare la mia normale attività fisica per non prendere ulteriore peso che possa arrecare danno a me e al bambino e che in fase di discussione in merito all’abbonamento mi avevano esplicitamente detto che se non ci fosse stata opzione avrebbero proceduto al rimborso delle rate restanti (6 su 12).
In pratica la palestra mi sta mettendo in maternità forzata, senza aver voluto nessun tipo di accertamento fisico e dovendo comunque pagare l’abbonamento pattuito senza però poter usufruire del servizio per loro espresso divieto.
Hai un problema con Sportello generico da risolvere?
Invia un reclamo in 3 semplici passaggi
Questo reclamo è per: Sportello generico
Dal Lunedì al Venerdì
dalle ore 9 – 13 / 14 – 18