Reclamo N° 248112

Francesco
15 Ottobre 2021
Buonasera, a seguire descrivo la mia vicenda che immagino sia comune a moltissime persone in Italia e che risale a quando fu fatto il primo lock down nazionale. Nel dettaglio, a seguito dell'inizio lock down del marzo 2020, periodo in cui mia figlia di 2 anni era inscritta in frequenza alla scuola Nido In Crescendo in Via della Pineta Sacchetti, 199 - 00168 Roma, questa scuola come tutte le scuole di Italia è rimasta chiusa sino al termine dell'anno scolastico. Noi genitori dei bimbi frequentatori della scuola abbiamo subito scritto alla scuola stessa, per esprimere la nostra volontà che non si istaurasse una processo di didattica a distanza a favore di bambini così piccoli (2 anni). La lettera l'avevamo scritta in quanto eravamo consapevoli che tale corso sarebbe stato inefficace, appunto perchè i bambini avevano 2 anni. Scusate se mi ripeto. Pertanto, la scuola non ha iniziato mai a fare la DAD, cessando di fatto l'erogazione di servizi a favore dei bambini a partire dal primo giorno di lock down fino al termine dell'anno scolastico. Di contro, nello stesso periodo noi genitori gestivamo a casa i nostri figli facendo salti mortali per conciliare quest'attività con quella di smart working (per chi ha avuto la fortuna di poterlo fare in quel periodo e non ha perso il lavoro). Premesso che al momento dell'inizio lock down avevo pagato in anticipo diversi servizi che poi non si sono potuti più svolgere e che quindi di cui figlia non ha usufruito, ho subito rappresentato alla scuola con una serie di pec di avere convita volontà di volere indietro il corrispettivo di quanto da me pagato in anticipo a favore di mia figlia, azione che sto continuando ancora adesso a fare. La mia richiesta nasceva dal fatto che i servizi pagati non erano stati usufruiti e perchè dall'inizio del lock down sostanzialmente era venuto a decadere la validità del contratto con la scuola per cause di forza maggiore. Lo Stato aveva deciso che le scuole italiane dovessero stare chiuse. Non era nè colpa mia nè colpa della scuola. Ed infatti, in tutte le pec che ho inviato da allora alla scuola, io non mai ho chiesto alla scuola di risarcirmi per il fatto che ho perso giornate lavorative (mesi interi) per seguire mia figlia che era a casa invece di essere a scuola. Al momento del lock down il dettaglio degli importi pagati alla scuola per l'anno 2019/20 per mia figlia e non usufruiti era: > Cauzione anticipata infruttifera > 400,00 euro > Retta Marzo > 570,00 euro > Restituzione 50% corso di psicomotricità > 125,00 euro > Restituzione 50% corso di musica > 90,00 euro > Totale credito a mio favore (come scritto dalla scuola stessa, oltre che da me) > 1185,00 euro Per capire meglio quale era la posizione della scuola su questa vicenda, Vi partecipo di come alle mie innumerevoli richieste di rientro delle spese anticipate e non usufruite, la scuola mi abbia scritto che: 1) (inizialmente) doveva essere riconosciuta alla scuola la somma di euro 855,00, pari al 30% delle rette mensili dovute per i mesi di Marzo, Aprile, Maggio, Giugno e Luglio 2020. il saldo, pertanto, ove si ritenesse di definire la questione nelle modalità sopra indicate, sarebbe di euro 330,00 a mio favore e che poteva essere utilizzato per i prossimi pagamenti, per ricostituire la cauzione oppure può essere restituito nel caso in cui avessi deciso di non proseguire ad iscrivere mia figlia per gli anni successivi; 2) (più recentemente) siamo a proporle la restituzione della cifra di € 762,50 a saldo e stralcio di tutte le sue posizioni rimaste sospese alla luce della chiusura a causa del Covid. Per procedere a tale pagamento, la preghiamo di fornirci formale accettazione rispondendo alla presente mail e di indicarci le coordinate bancarie del conto su cui effettuare il bonifico. La presente è animata da spirito conciliativo e pertanto non rappresenta alcun riconoscimento delle avverse ragioni. Premesso quanto sopra ed alla luce: - della buona stagione scolastica passata 2020/2021 e di quella presente; - di tutti i ristori (europei, nazionali, statali, regionali, provinciali, comunali) ricevuti - di tutte le deduzioni ed agevolazioni fiscali ricevute; - delle casse integrazioni in deroga e straordinarie ricevute per i propri dipendenti; - dei prestiti agevolati o a tasso zero ricevuti; sinceramente, non comprendo come mai la scuola non voglia darmi indietro quello che chiedo, soprattutto in considerazione dei numerosi aiuti di stato che ha ricevuto fino ad adesso e che forse ancora sta ricevendo appunto perchè al momento del lock down era rimasta obbligatoriamente chiusa. In particolare, dato che di aiuti finanziari ne ha ottenuti diversi (ripeto forse ancora continua ad ottenerli) a differenza mia che non ne ho ricevuto nessuno, sempre più, mi sembra di percepire che la scuola voglia lucrare sui soldi di cui i sto chiedendo il rimborso ossia i 1185 euro, ripeto da me pagati in anticipo e non usufruiti da mia figlia causa lock down nazionale per legge. Premesso quanto scritto sopra, chiedo la gentilezza di potermi aiutare a trovare la via corretta per ottenere quanto da me chiesto ed altresì chiedo se qualcuno ha avuto esperienze analoghe ... giusto per capire come è riuscito ad ottenere il risultato atteso. Grazie in anticipo per l'aiuto che vorrete darmi. Distinti saluti.
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