Enrico
30 Maggio 2018
Buongiorno,
A novembre ho acquistato un divano nel punto vendita di via Tertulliano a Milano di Poltrone e sofà.
Al momento dell’acquisto stavo facendo dei lavori in casa e la venditrice mi ha assicurato che, finiti i lavori e prima di passare l’ordine al magazzino, avremmo definito insieme le misure del divano.
Ricevo in data 21/2 una mail che mi segnalava la consegna del mio divano presso il magazzino della ditta sopra citata e, alla mia richiesta di spiegazioni, vengo rassicurato sul fatto che si tratta di un errore e che il divano deve essere ancora realizzato.
Successivamente cotatto la venditrice per altri motivi e la stessa mi chiede se vogliamo fare il bonifico per poi ritirare il divano ed alla mia richiesta di spiegazioni vengo nuovamente rassicurato, questa volta con la scusa che si è confusa con un altro cliente.
Dopo ció decido di chiedere un cambio di misure ma mi viene risposto che tutto ció è impossibile con un atteggiamento aggressivo e sicuramente non consono ad una venditrice. Mi viene inoltre detto che nel contratto non c’è nessuna specifica riguardo la possibilità di cambiare le misure.
Dopo qualche giorno ricevo la chiamata da un ufficio nella quale ricevo delle scuse e mi viene detto che effettivamente nell’ordine da loro ricevuto è presente una nota che riporta questa possibilità. Mi viene detto che verrò contattato dal punto vendita per accordarci sul da farsi.
Ovviamente dal punto vendita non chiama nessuno e, quando mi presento di persona a chiedere spiegazioni la venditrice mi ignora completamente e il responsabile dice che è impossibile che io abbia ricevuto una telefonata simile ma, stranamente, mi propone uno sconto del 15% per venirmi incontro (forse perchè si sono accorti che qualcosa non andava?).
Ad oggi, dopo uno scambio di mail nel quale il responsabile praticamente dice che mi sono inventato tutto, siamo in una situazione di stallo. Ho richiesto un incontro con il responsabile e la venditrice in modo da dimostrare chi è in realtà che mente.
Posso chiedere il rimborso della caparra?
Come posso agire per tutelare i miei diritti?
