Reclamo N° 99302

Pugnaghi
15 Maggio 2018
Buongiorno, con la presente, vorrei portarvi a conoscenza di una situazione che non sono riuscito a risolvere in autonomia Premessa Nel 2016, io e miei fratelli che abitiamo nello stessostabile di proprietà di mio padre, dati gli alti costi annuali di gas metano, facemmo una ricerca nel settore delle energie rinnovabiliper trovare una soluzione atta alla riduzione degli stessi. Dopo aver ascoltato le proposte di diversi fornitori,ci affidammo ad un consulente che rappresentava l’azienda GreenFree S.r.l. di Salsomaggiore Terme (PR). La scelta ricadde su di lui non solo per l’analisi professionale che svolse ma anche perché era un amico di famiglia, aspetto che ci dava una maggior tranquillità. Lo stesso escluse tutta una serie di ipotesi (es. fotovoltaico abbinato ad una pompa di calore o solo pompa di calore) in quanto l’abitazione è priva di balconi e la caldaia principale non è situata in apposito locale termico ma bensì in cucina. L’unica soluzione possibile che individuò e che ci propose fu quella di sostituire la caldaia esistente con una a condensazione abbinandola a un kit idronico. Con questa soluzione ci dichiarò un risparmio cautelativo sul gas metano del 55% annuo. Il 25% dovuto alla nuova caldaia a condensazione e il 30% minimo scritto sul libretto del produttore Hydro Solution denominato “Delfino”. In realtà i risultati furono ben lontani da quelli dichiarati. Oltre a questo il kit idronico ha funzionato solo apparentemente in determinati periodi a seguito di diversi interventi tecnici sino ad essere staccato dall’assistenza tecnica nel dicembre 2017 ed è così ancora oggi. Ciò premesso andiamo di seguito a riepilogare i punti salienti dell’avvenuto: Sopralluogo tecnico/ordine 1. Nel novembre 2016 firmammo una proposta di acquisto condizionata a sopralluogo tecnico da parte di GreenFree per verifica di fattibilità; 2. Il 18.11.2016 venne da noi il consulente nostro conoscente accompagnato dal titolare della GreenFree Leonardo Dadini ed un tecnico. Dopo aver fatto le verifiche del caso (misure, impianto e caldaia esistente ecc.), il Sig. Dadini oltre a non rilevare nessun problema per l’installazione, confermò i dati di risparmio cautelativi dichiarati dal suo consulente dicendo inoltre che aveva installato nella sua abitazione la stessa soluzione ottenendo un risparmio del 70% di gas metano. A quel punto la proposta d’acquisto divenne ordine definitivo. 3. Nel dicembre 2016 i tecnici della Green Free vennero ad installare i prodotti e, con grande imbarazzo, si accorsero che mentre la caldaia nuova era installabile al posto di quella esistente, il kit idronico essendo un modello nuovo, aveva dimensioni più grandi rispetto al precedente e che non ci sarebbe stato nell’alloggiamento previsto in fase di sopralluogo. Dopo aver cercato invano una soluzione, l’unica proposta che mi fecero, fu quella di tagliare i mobili della cucina per ottenere lo spazio necessario. Non essendoci altra soluzione, nostro malgrado accettammo, chiedendo al titolare della GreenFree un riconoscimento per il disagio che mai avvenne; 4. Dopo qualche giorno dall’installazione si accese una spia che non doveva accendersi nel kit idronico ed in questo, GreenFree fu solerte nel mandare un tecnico a sistemare il tutto. I problemi post installazione 1. Già nel dicembre 2016/gennaio 2017 il kit iniziò a dare segni di malfunzionamento (spie anomale che si accendevano, odore di gas ecc.); oltre a questo facemmo una prova di una settimana con il kit acceso ed una con il kit spento, senza riscontrare differenze nei consumi opportunamente misurati dal contatore del gas. Ci rivolgemmo a GreenFree che non intervenne,demandando il tutto all’assistenza tecnica del kit idronico; 2. Senza entrare nel dettaglio, pur avendo le mail delle varie conversazioni, ci furono tre interventi da parte di tre tecnici diversi,uno dei quali ha voluto essere pagato, ed alla fine mi convinsero che era tutto a posto. Nel luglio scorso ci arrivò il conguaglio annuale del nostro gestore di gas e facemmo un raffronto dettagliato con i due anni precedenti nei quali la caldaia a condensazione e il kit idrogeno non erano installati riscontrando un risparmio reale del 10,89%, che nella migliore delle ipotesi poteva essere massimo del 20%, tenendo conto di temperature più basse in alcuni mesi rispetto all’anno precedente, ci rivolgemmo di nuovo a GreenFree chiedendo la PEC (senza ottenerla) per scrivere le giuste rimostranze, così come chiedemmo di parlare con il titolare senza esito; 3. Il consulente messo al corrente della situazione si adoperò interpellando direttamente l’importatore per l’Italia (Hydro Service) e la ditta Milani Thermoclima (azienda che faceva/fa assistenza per HSI) ricevendo assicurazioni che il nostro caso sarebbe stato risolto. Ci rivolgemmo quindi ad un numero telefonico(HSI) datoci dallo stesso consulente ed iniziò un dialogo molto cortese all’inizio, finito poi con l’esito negativo che non potevano risolvermi loro il problema. La ditta Milani, colloquiando con noi e con lo stesso Consulente, si rese disponibile nel mandare un tecnico accompagnato dal direttore commerciale per trovare una soluzione. 4. Nel dicembre 2017 vennero da noi il responsabile tecnico e il direttore commerciale e, constato che il kit non funzionava lo staccarono, promettendoci che entro dic. 2017 massimo metà gennaio 2018 sarebbero venuti ad installare un kit di nuova generazione che avrebbe risolto il tutto. 5. Di fatto non successe nulla e superati ampiamente i tempi previsti, dietro nostra sollecitazione, la ditta Milani ci disse che sarebbe venuta per risolvere il tutto ma che non gli era stata inviata la macchina da installare. Per dimostrare la buona fede, fecero una mail di sollecito mettendoci in cc, alla quale rispondemmo in quanto HSI di nuovo scaricò la responsabilità sul produttore senza fornire riferimenti. C’è da dire che seguirono conversazioni telefoniche con la ditta Milani ribadendo la loro disponibilità nel venire ad installare il kit nuovo ma impossibilitati a farlo non avendo la macchina. Conclusione Siamo ormai arrivati a fine aprile e non crediamo più in una soluzione pacifica del problema, come sempre avremmo desiderato. Per questo motivo, ringraziamo anticipatamente per quanto potrete fare per far valere i nostri diritti. Cordiali saluti. I Maggiori dettagli di mail e nomi del consulente e della ditta Milani li fornirò successivamente Giovanni Pugnaghi
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