
Reclamo N° 197040

Roberta
10 Giugno 2020
Buongiorno,
Lo scorso anno in luglio mi sono iscritta ad un corso presso l'Università Popolare di Cremona pagando, come richiesto, anticipatamente l'intera quota. Il corso avrebbe dovuto partire in ottobre e finire in marzo-aprile del 2020.
Il corso è partito solo a metà dicembre creando non pochi problemi ai partecipanti, specie ai lavoratori, in quanto per recuperare il ritardo il periodo di frequenza avrebbe dovuto protrarsi sino a maggio. Per quanto mi riguarda avrei già avuto difficoltà a terminare il corso in quanto sono mesi in cui in azienda c'è più lavoro. C'è stata poi la sospensione conseguente all'emergenza covid. Ora l'università propone di recuperare le lezioni mancanti, oltre la metà, nel mese di settembre con frequenza due volte a settimana perchè l'aula destinata al corso dovrà essere libera ad ottobre per il corso del nuovo anno.
Io non sono in grado di terminare il corso per impegni di lavoro. Inoltre vedo snaturata la tipologia del corso stesso che essendo di taglio e cucito è essenzialmente pratico e richiede esercitazioni non solo in aula ma anche a casa. Una frequentazione di due volte a settimana implicherebbe una disponibilità di tempo a casa che non ho lavorando a tempo pieno.
Ho chiesto il rimborso di parte della quota, anche un forfait da determinare a loro discrezione, per le lezioni che non riuscirei a frequentare e come risarcimento per il disagio causato nelle 7 settimane di ritardo iniziale, quando si veniva avvisati del rinvio della lezione solo poche ore prima dell'inizio della stessa.
La richiesta è stata rifiutata. Ora io chiedo se questo rifiuto è lecito e se la proposta avanza dall'Università assolve ogni suo obbligo verso i corsisti. Come me anche altri partecipanti sono impossibilitati a terminare il corso.
Grazie
Hai un problema con Sportello generico da risolvere?
Invia un reclamo in 3 semplici passaggi
Questo reclamo è per: Sportello generico
Dal Lunedì al Venerdì
dalle ore 9 – 13 / 14 – 18