
Reclamo N° 211391

Leonardo
02 Ottobre 2020
Buongiorno,
mi chiamo Leonardo e sono un vostro lettore. Avrei, cortesemente, bisogno di un parere circa la possibilità di una azione legale nei confronti di un soggetto privato che non vuole pagarmi un servizio che gli ho fornito.
In questi mesi di sospensione della didattica in presenza e di esami online, ho effettuato ripetizioni via skype e fornito sbobinature\appunti\riassunti ad un ragazzo al primo anno di università.
Mi sono sempre rapportato direttamente con la madre, che mi ha pagato (dopo qualche insistenza) circa metà delle prestazioni ma che da qualche settimana è sparita pur avendo debiti con me per circa 500 €. Non sempre risponde ai messaggi in cui gli chiedo di pagarmi e anzi, quando lo ha fatto, mi sono pure beccato degli insulti perché a suo parere "il mio lavoro è fatto in maniera indecente".
"Purtroppo" (e spero comprensibilmente) svolgo questa attività "a nero" per cui ho timore a rivolgermi alle forze dell'ordine, tuttavia non avendo ancora un vero stipendio non vorrei perdere questa cifra, anche per una questione di principio. Perciò mi sono rivolto a voi, sperando possiate darmi almeno un consiglio su come muovermi.
Ho letto su internet che un lavoratore a nero può denunciare il proprio datore per reclamare i propri diritti, per cui ho ipotizzato che io possa trovarmi in una condizione simile: se così fosse, prima di passare alle azioni legali, potrei utilizzare la minaccia di una denuncia per avere ciò che mi spetta.
Cosa potete consigliarmi?
Ringraziandovi per il vostro prezioso lavoro,
vi saluto cordialmente.
Leonardo.
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