Angelo
25 Luglio 2019
Il 1 giugno 2018 percorrevo da turista in sella alla mia bici da corsa ed in compagnia di un amico un viale interno nella città di Novara, quando improvvisamente entravo con la ruota anteriore, nei pressi di un passaggio pedonale, in una disconnessione longitudinale della pavimentazione stradale che me la bloccava facendomi cadere rovinosamente a terra. Sono state chiamate le forze dell'ordine che però non sono intervenute; sono state scattate le foto del manto stradale causa del sinistro dal mio amico e testimone dell'accaduto e sono stato recuperato dalla croce rossa per il ricovero in ospedale. Diagnosi: frattura scomposta del femore gamba sx. Ho fatto un mese di ospedale dopo di che ho fatto scrivere una prima volta da un mio legale al Comune. L'assicurazione del comune di Novara ha rigettato la mia richiesta bonaria dei danni. Non contento, per una questione di principio e di valori morali, ho fatto scrivere ulteriormente all'assicurazione da un altro avvocato che ha quantificato il danno (alcune decine di migliaia di euro) certificati dalla visita medico legale alla quale mi ero sottoposto. NON HO OTTENUTO NULLA! La mia richiesta è stata respinta con la velleitaria motivazione che avrei dovuto stare più attento. Affranto e beffato ingiustamente avevo deciso di chiudere il sinistro che mi è occorso e che mi è comportato gradi di invalidità permanente
autoconvincendomi e giustificando ciò in questo modo:"poteva andarmi peggio e l'accaduto per fortuna lo posso raccontare....." Ora speranzoso munito di cartelle cliniche, referti, foto, testimoni, fatture ecc. ecc. confido in un Vostro aiuto. Ringrazio anticipatamente e porgo cordiali saluti.
