Reclamo N° 127161

La quasi totalità dei paesi europei dispone di standard elettrici che impongono l'installazione di una sola tipologia di presa elettrica fissa per ambito domestico all'interno di ciascuno di essi. In Italia, invece, sono legali ben 6 tipologie diverse di presa elettrica, ovvero la P10 (10A), la P11 (10A), la P17 (16A), la P17/11 (16A, conosciuta come "bipasso"), la P30 (16A) e la P40 (16A, conosciuta come "universale"). Tuttavia la P40, l'unica presa in grado di accettare tutte le tipologie di spina elettrica vendute in Italia, tra cui la diffusissima Schuko, di cui sono dotati ormai tutti gli elettrodomestici in vendita, viene installata solamente negli edifici più moderni e solamente in certe posizioni strategiche (cucina, bagno, ecc...), ma nel resto delle stanze e negli edifici più vecchi normalmente si trovano solo le vecchie prese elettriche italiane, soprattutto la P11 e la P17/11, che costringono gli utenti a ricorrere a una vasta gamma di adattatori elettrici di dubbia sicurezza, che permettono di inserire spine di elettrodomestici molto potenti in prese non in grado di reggere tale potenza. Inoltre, la combinazione di spina Schuko+adattatore creare risulta spesso molto pesante rispetto alla tenuta delle vecchie prese italiane, causando la rottura o della presa o dell'adattatore stesso. Si chiede quindi al Comitato Elettrotecnico Italiano di prendere in seria considerazione questa situazione di confusione all'interno degli standard elettrici legali in Italia, attuando le seguenti misure: • abolizione della vendita e dell'installazione di tutte le tipologie di prese elettriche diverse dallo standard CEI 23-50 P40; • impegno a incentivare la graduale sostituzione delle prese già esistenti con lo standard unico di presa elettrica per uso domestico CEI 23-50 P40.