Franca
03 Agosto 2024
Lo scorso Marzo abbiamo venduto un appartamento di nostra proprietà.
Durante tutta la durata dell'Esercizio 2023-2024 (da Febbraio 2023 a Giugno 2024) l'appartamento è rimasto disabitato e senza riscaldamento, con questo intendendo che il termostato era disattivato e non è stata prelevata acqua calda dal circuito centralizzato per inviarla ai termosifoni.
Nonostante ciò, il conta-ore collegato al termostato (conta-ore che viene utilizzato per la ripartizione dei consumi individuali) apparentemente ha continuato a girare, senza che ne fossimo al corrente.
Alla chiusura dell'Esercizio la differenza tra la lettura iniziale (34373) e quella finale (34867) dava un utilizzo del riscaldamento per complessive 493 ore, nonostante non avessimo mai attivato il termostato ed i caloriferi fossero rimasti sempre freddi.
All'assemblea ordinaria del 29/07 u.s., alla quale abbiamo partecipato nonostante non fossimo più i proprietari dell'appartamento dal Marzo, abbiamo segnalato questa anomalia. L'amministratrice ha ammesso di essere al corrente che le letture non sono realistiche (circostanza evidenziata da altri condòmini e confermata per email dall'amministratrice stessa), tuttavia l'assemblea non ne ha tenuto conto e ci viene chiesto di pagare la cifra di € 1417,16 quale corrispettivo delle 493 ore di utilizzo del riscaldamento. Vorremmo sapere se possiamo opporci a tale richiesta. Grazie