Reclamo N° 153144

Tullio
07 Giugno 2019
Oggi, 07/06/2019, chiamo in un ospedale per avere notizie riguardo mia madre ricoverata in ospedale per 2 fratture. Ho chiesto semplicemente di sapere se era stata riportata in reparto dopo l'operazione per decidere se recarmi all'ospedale (che dista 30 km da casa) e non fare un viaggio a vuoto. L'infermiera mi ha risposto che è un'informazione che non può fornire a causa della privacy e che non poteva essere sicura che io fossi suo figlio. Presumo che sia stata istruita in tal modo, ma mi sembra francamente un modo cretino di applicare i concetti della privacy. E' ovvio che lei non può essere sicura che io sia suo figlio, ma se è un dato sensibile non lo dovrebbe dare a nessuno e, d'altra parte non le stavo chiedendo un dato sensibile, che, a mio parere avrebbe potuto dare a chiunque. Io credo che questa legittima istanza di rispetto dei prorpi dati sia diventata una vera scemenza: a me non dicono se mia madre è viva o morta ma quei rompip. dei call center mi chiamano continuamente nonostante abbia fatto l'iscrizione al registro delle opposizioni. Non sarebbe ora di fare una campagna di sensibilizzazione e di esatta definizione dei limiti di accesso alle informazioni? Vi sembra possibile che io non possa sapere delle informazioni importanti sulla salute di un familiare? Attendo Vs. autorevole parere, ma vi sarei grato se vi attivaste per riportare questo stato di demenza ad un livello tollerabile. Ringrazio. Saluti.
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