
Reclamo N° 197475

Leonardo
11 Giugno 2020
Sono uno dei tanti iscritti alle palestre mcfit (struttura di Torino Ferrucci) e scrivo per segnalare il comportamento illecito dell'azienda nei confronti degli abbonati che si sono visti prelevare il canone di abbonamento nonostante le strutture fossero chiuse, oppure (se hanno potuto revocare il RID) ricevono richieste di pagamento o messaggi di sospensione.
Vi racconto il mio caso.
Già da febbraio, alle avvisaglie della pandemia, avevo cercato di avvalermi della facoltà di sospendere l'abbonamento per 1-6 mesi, come da contratto. Il sito però risultava prima irraggiungibile, poi l'area personale non mostrava più il pulsante per richiedere la sospensione.
Sono anche uno dei tanti fessi che nonostante ciò a marzo si aspettavano comunque la sospensione del pagamento del canone di iscrizione, parallelamente alla chiusura, in quanto in contraddizione con le condizioni contrattuali (pago per avere accesso alle strutture) e con l'articolo 1463 del codice civile. Purtroppo così non è stato, e il canone prelevato il 5 marzo non mi è mai stato restituito.
A fine marzo ho revocato il RID e il 1° aprile ho inviato una raccomandata A/R online per disdire il contratto all'unico indirizzo messo a disposizione da mcfit (servizio clienti di viale fulvio testi, qui citato più volte: https://www.mcfit.com/it/mcfitcom/condizioni-generali-di-contratto/). Secondo le condizioni contrattuali, è necessario dare disdetta almeno 15 giorni prima della scadenza per il rinnovo annuale, che nel mio caso cadeva il 24 aprile, quindi perfettamente nei tempi.
Due settimane dopo l'invio, il 14 aprile, la raccomandata mi è tornata indietro per impossibilità di consegna, e ormai non ero più nei termini per la disdetta, quindi il mio abbonamento si è automaticamente rinnovato per un altro anno!
Nel frattempo mcfit mi aveva notificato l'impossibilità di prelevare il canone di aprile, che ho ignorato. In seguito mi ha notificato anche la sospensione dell'abbonamento per i mesi di aprile e maggio, come "cortesia" per un'operazione che suppongono non mi sia riuscito di fare (così dicono). Oltre a fare sorridere, questa azione mi sembra anche illegittima.
Qualche settimana fa ho ripreso in mano la questione e ho notificato a mcfit a mezzo email e PEC la mia volontà di recedere immediatamente dal contratto, vedere annullate le richieste di pagamento arretrate, e avere restituito il canone non fruito di marzo (come previsto dall'articolo 216 comma 4 del decreto rilancio). A tale comunicazione ho anche allegato la raccomandata del 1° aprile con ricevuta d'invio.
Non ricevendo risposta, ho inviato di nuovo la PEC con gli stessi contenuti. Di nuovo nessuna risposta. Le email non vengono nemmeno aperte: ricevo la conferma di consegna ma non quella di ricezione. Questo (per me) dimostra l'intenzione volontaria di ignorare richieste legittime come la mia.
Centinaia di altri iscritti hanno proceduto allo stesso modo già prima di me, non ricevono risposta, sono ignorati sui canali ufficiali e ignorati (e talvolta offesi) sui social.
Le uniche comunicazioni che continuo a ricevere sono richieste di pagamento provenienti da email senza valore lagale (non PEC), che comprendono persino una maggiorazione di 3 euro come spesa amministrativa!
Chiedo quindi il vostro intervento nella questione, o almeno un consiglio sulle prossime mosse.
Grazie
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