
Reclamo N° 156604

Alessandro
16 Luglio 2019
Tim richiede al cliente di subire una serie di procedure vessatorie per mettere fine al contratto di fornitura di servizi internet.
Restituire il modulo a proprie spese di spedizione a un centro di Pavia.
I molti negozi Tim rifiutano di ritirare il modem.
Bisogna poi inviare a tim sede una prova per fax che il centro raccolta di Pavia ha effettivamente ricevuto il modem.
Significa che il centro raccolta di Pavia non fa nulla per comunicare a tim l'avvenuta ricezione.
Non è finita: il cliente deve spedire una raccomandata a tim separatamente al modem per pregare tim di mettere fine al contratto di fornitura internet.
Tim non ha obblighi di tempistiche, dato che con calma e ad nutum deciderà quando cessare l'abbonamento.
Anche dopo la fine del contratto, tim chiede di continuare a pagare tim Expert, a fronte di un servizio cessato.
Tutte queste prestazioni sono sproporzionate e non hanno equilibrio in un contratto tra b2c.
In sostanza tim crea una serie di ostacoli per cessare rapidamente la linea internet speculando su far pagare al consumatore altri mesi che vengono fatti trascorrere passivamente a fronte di un servizio cessato effettivamente dal giorno in cui il modem è stato spedito.
La direttiva europea già 93/13 e successive modifiche già fissava il principio dell'equilibrio delle prestazioni contrattuali tra fornitore e consumatore. Tim impone una procedure onerosa e costosa e impedisce ogni forma di cessazione immediata della linea internet e non permette la riconsegna del modem ai negozi tim presenti in ogni città.
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