Luca
14 Ottobre 2018
Vi descrivo la vicenda: in data 06/10/2018 ho acquistato, al costo di 130€, presso un negozio di articoli da pesca (dove sono cliente già da tempo, e fino a qualche giorno prima ho speso quasi 400€) una canna da pesca della Shimano, la cui azione è di 80 grammi, il che significa che il peso massimo che la canna è in grado di lanciare senza rischiare di subire danni equivale appunto a 80 grammi. Dopo averla usata un paio di volte, in data 11/10/2018, durante una battuta di pesca, nel lanciare un'esca artificiale del peso di 31 grammi (e quindi ben al di sotto del limite di 80 grammi) la canna si spezza esattamente a metà.
Ovviamente mi reco subito al punto vendita dove, dopo aver descritto l'accaduto all'addetto che mi ha venduto la canna, quest'ultimo si dimostra scettico nel credere alla mia versione dei fatti, insinuando addirittura che il danno occorso alla canna sia dovuto ad una mia negligenza nell'utilizzo della stessa, ed ipotizzando anche che la casa madre (Shimano) difficilmente accetterà la garanzia e che quindi non mi sostituiranno la canna palesemente difettosa. Al che mi suggerisce di recarmi presso un vicino punto vendita della stessa catena, dove lavora un collega specializzato in questo tipo di assistenza. Seguo il suo consiglio e, giunto al secondo punto vendita, il ragazzo constata l'effettiva stranezza dell'accaduto (trattandosi appunto di una canna nuova) e come da prassi, invia in mia presenza un'email alla Shimano, esponendo l'accaduto ed allegando foto dello scontrino e della canna danneggiata. Ad oggi sono in attesa di risposta (sempre da parte della casa madre), ma il mio timore è quello che mi possa sentir dire le stesse parole del primo negoziante, ovvero la non accettazione della garanzia e di conseguenza aver buttato nel giro di una settimana un bel mucchio di soldi.
Per questo ho voluto chiedere preventivamente il vostro consiglio, in modo da sapere esattamente come comportarmi in caso di esito negativo della vicenda. Grazie.
