Reclamo N° 162518

Cristiano
04 Settembre 2019
Buongiorno, mi chiamo Cristiano Pasquali e sono socio UNC da gennaio 2015 (ultimo rinnovo iscrizione effettuato in data 22/01/2019). Premetto che mia madre, Zoccatelli Maria, mio fratello Pasquali Simone ed io, dopo la morte di mio padre avvenuta nel 2007, siamo comproprietari in parti uguali della casa in cui tutti e tre abbiamo la residenza. Il mese scorso arriva tramite posta una cartella esattoriale intestata a Zoccatelli Maria in cui il Comune di Villafranca di Verona contesta a mia madre il pagamento solo parziale della TASI dovuta per l'anno 2014 (importo richiesto € 54, importo versato € 18) e richiede quindi il pagamento della somma mancante più interessi e spese varie entro 60 gg. dal ricevimento della cartella. Mi accorgo subito che i'importo dovuto corrisponde esattamente a quanto versato insieme da me, da mia madre e da mio fratello e ne deduco che nel calcolare l'imposta dovuta il Comune abbia considerato mia madre come proprietaria al 100% e non al 33.33%. Mi reco subito all'Ufficio Tributi e spiego il tutto, ma l'impiegata afferma che la TASI era tutta a carico di mia madre perché, a seguito di successione ed in quanto moglie del precedente proprietario, lei aveva acquisito per legge il diritto di abitazione e quindi ai fini TASI era diventata proprietaria al 100%. Faccio presente che se la situazione era questa e che se il Comune, come sottolineato dall'impiegata, non richiedeva che l'importo dovuto per legge, tra la minor somma rispetto a quella dovuta versata da mia madre più quella mia e quella di mio fratello (da noi non dovute) si arrivava all'importo richiesto dal Comune (alla fine si tratta di una semplice compensazione). Come previsto nella lettera di accompagnamento della cartella, ho compilato subito il modulo di dichiarazione in autotutela disponibile in Comune (che ho provveduto a far protocollare) allegando tutti gli F24 del caso e spiegando tutta la situazione. Ho poi chiesto delucidazioni all'impiegata di cosa potesse succedere nel caso trascorressero i 60 gg. previsti per pagare la cartella esattoriale senza che il Comune avesse risposto alla mia dichiarazione protocollata e mi è stato risposto che, intanto essendo agosto un mese in cui gli uffici comunali funzionavano con poco personale a causa delle ferie, l'inizio per il calcolo del 60 gg. veniva spostato al 1 settembre, e poi che comunque il Comune aveva sempre risposto a tutte le dichiarazioni in autotutela (per sicurezza comunque l'impiegata mi aveva consigliato che, se non avevo ricevuto risposta per la fine di settembre, di dare un colpo di telefono). Spiegata la situazione vi chiedo: corriamo in ogni caso qualche rischio di essere costretti a pagare la cartella? É sufficiente l'azione che abbiamo portato avanti o ci consigliate qualche altro strumento per tutelarci maggiormente? Nel ringraziarvi anticipatamenete dell'attenzione che vorrete dedicare al mio caso, porgo i più cordiali saluti. Cristiano Pasquali
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