Reclamo N° 158148

Fabrizio
27 Luglio 2019
Buongiorno, sono sposato a mia moglie da 2 ani, e ci conosciamo da 3. Lei è di nazionalità Romena, è in Italia da circa 20 anni. Ha gestito 2 negozi di abbigliamento, di cui l'ultimo chiuso il 12.03.2013. Da allora ha sempre effettuato lavoro dipendente subordinato come Badante Specializzata non convivente livello CS. In questi giorni ha ricevuto un avviso di pagamento da parte dell'I.N.P.S. per mancato pagamento del contributo I.V.S., ed un altro dall'Agenzia delle Entrate per conto della Camera di Commercio. All'epoca della chiusura dei negozi si era fatta assistere da un commercialista che gli aveva fatto fare la comunicazione di chiusura presso il Comune di Roma, riferendogli che la chiusura della Partita I.V.A. sarebbe avvenuta in automatico. Dal 12 marzo 2013 mia moglie non ha più effettuato lavoro autonomo, ma solamente da dipendente, tanto è vero che la partita I.V.A. non ha avuto movimentazioni, nè però è stata chiusa d'ufficio da parte dell'Agenzia delle Entrate, e risultando ancora in essere, le ho fatto fare raccomandata per chiusura. Il 4 febbraio 2019 mia moglie ha perso definitivamente il lavoro subordinato e gli è stata negata la Naspi per mancata comunicazione dei redditi presunti dovuti alla p.Iva che risultava ancora aperta. DA maggio 2019, si sono scatenati e continuano ad arrivare cartelle su cartelle. E' possibile che l'I.N.P.S. abbia diritto ai contributi sul mancato reddito?? E' possibile che la Camera di Commercio abbia diritto agli oneri di iscrizione anche se la società era stata chiusa? Casa andrebbe fatto anche per metterci al riparo di future comunicazioni??? Grazie.
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