Reclamo N° 81995

Stefano
22 Gennaio 2018
11/11/2017: disdico contratto telefonia mobile stipulato ad agosto 2012 causa inutilizzo. Il contratto viene cessato il 25/11/17. Il 15/12/17 mi arriva fattura di cessazione del contratto euro 83,33+iva (corrispettivo recesso servizio opzionale). Il Servizio Clienti 191, da me interpellato, mi risponde che " poichè da giugno 2017 la nuova normativa abolisce la tariffa roaming, per regolamento interno il Contratto ha subito una variazione e quindi si intende rinnovato salvo il diritto di recesso entro 30 gg.dalla comunicazione". In conseguenza di ciò, il mio contratto si intende vincolato per 24 mesi dalla data della variazione. Domanda: può una variazione normativa (obbligatoria) considerarsi come una "variazione unilaterale di contratto" a cui l'utente può opporsi esercitando il diritto di recesso? L'intervenuta "variazione" non è frutto di una proposta unilaterale di Tim che può essere accettata o meno, ma è frutto di un'imposizione normativa che non può essere sottoposta all'accettazione del cliente in quanto "obbligatoria". Senza contare che nella Comunicazione di Tim non si fà cenno al fatto che il Contratto sarà di nuovo sottoposto al vincolo dei 24 mesi, come se fosse appena stipulato.
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