
Reclamo N° 158189

Roberto
27 Luglio 2019
A seguito di un cambio tariffa nel mese di novembre ho richiesto la cessazione di un contratto di telefonia fissa e contestuale sottoscrizione di uno nuovo. Tuttavia, nonostante regolare raccomandata inoltrata ai primi del mese suddetto, a mezzo di domiciliazione bancaria sono state richieste dal fornitore del servizio il pagamento delle mensilità fino a febbraio 2019, mentre la cessazione è avvenuta su mio sollecito a marzo 2019, dunque in mesi tre di ritardo. Sebbene io abbia segnalato l'errore la società ha continuato ad inoltrarmi i solleciti di pagamento del mese di marzo, risultante insoluto data la revocaa della domiciliazione bancaria. Nel frattempo il nuovo contratto, del tutto indipendente dal precedente, ha avuto ordinario proseguo sia in termini di fornitura di servizio che di pagamento da parte mia e della mia banca delle fatture mensilmente pervenute. Sebbene fosse stato aperto un reclamo finalizzato al rimborso delle mensilità illecitamente incassate nel bimestre gennaio/febbraio, la società ha continuato ad inoltrarmi i solleciti affinché io pagassi anche il mese di marzo, fino ad oggi ove riscontro nell'ultima fattura afferente la nuova utenza, l'addebito del mese di marzo della precedente fornitura.
Ho nuovamente segnalato la questione alla società telefonica precisando che invece di risolvere il problema in questi ultimi 9 mesi sono stati aggiunti errori su errori, fino a giungere ad un atto fraudolento. Infatti, oltre ad aver illecitamente incassato mensilità non dovute, forti della presenza di una domiciliazione bancaria hanno tentato di incassare altre somme, anch'esse non dovute, tramite altro contratto indipendente dal precedente. Sono in attesa di un contatto da parte del gestore.
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