Claudia
09 Settembre 2020
Avevo fatto un contratto tim per la linea fissa di internet e, dato che volevo cambiare anche il gestore del mio numero cellulare, mi è stato proposto con 10€ in più di passare a tim anche col mobile nello stesso contratto.. un tutto in uno per intenderci. Linea Internet ok, per il mobile mi sono ritrovata in tim business (Il che non so nemmeno come sia possibile dato che non ho alcuna partita Iva) .. dopo mesi in cui ho usufruito del servizio di telefonia (a 20 €!! Altro che 10 come invece mi era stato detto), ho cambiato operatore passando a iliad. Fatto questo mi è arrivata email da tim di avvenuta disabilitazione il 16/4 e non ho più avuto alcuna comunicazione da essi perciònon credevo fosse tutto a posto. Ora mi è pervenuta una notifica dal crif in cui mi si contesta una morosità con tim di 1 bolletta del 20/05 (perciò un mese dopo la cessazione e quindi il cambio gestore) con riferimento ad un numero fisso che non corrisponde a quello del contratto di internet su cui ho un altro numero di linea fissa. Ora, sull'area personale della tim business non posso più accedervi perché il sistema richiede una partita Iva che non Ho mai avuto, perciò non posso nemmeno controllare di cosa mi si sta accusando. Ho chiamato la tim, risulta che giustamente il mio mobile è stato cessato ma il numero fisso rimasto è diventato "residenziale", non mi hanno saputo dire nient'altro. Ho chiamato un consulente tim che mi ha detto che chi mi ha fatto questo contratto business non poteva farlo e tim ha fatto andare avanti un contratto che legalmente non era fattibile a meno che non si abbia una partita IVA appunto. Mi ritrovo con un recupero crediti e non so nemmeno la motivazione, sulla base di un contratto che non doveva esistere. E la tim ovviamente fa lo scarica barile tra un call-center e l'altro senza sapere come parlare e a chi rivolgersi per questi casi.
