
Reclamo N° 208525

Silvano
07 Settembre 2020
Buongiorno,
nel mese di febbraio 2020, a seguito di una telefonata fasulla di un operatore che si era fatto spacciare per TIM, sono ingenuamente passato al gestore telefonico (di linea fissa) Fastweb. Pochi giorni dopo sono stato contattato dal 187 della TIM, che mi ha spiegato com'era andata la cosa, proponendomi il ritorno con il loro operatore (tra l'altro ad una tariffa conveniente rispetto a quella che avevo precedentemente). Mi è stato anche detto che non avrei più dovuto pagare la rimanenza delle 33 rate rimanenti del servizio TIM Expert e del Decoder, oramai decadute. A seguito di queste dichiarazioni (anche per contrastare la scorrettezza di Fastweb...) son tornato all'operatore TIM. Il 6 febbraio mi è arrivata invece una fattura da 354,07 € per le 33 rate rimanenti, di cui sopra. A seguito di innumerevoli chiamate al 187(almeno 6-7), mi è stato suggerito di sporgere un reclamo tramite PEC (cosa che ho fatto) e che avrei sicuramente ottenuto una decurtazione dell'importo e che, in ogni caso, mi sarebbe stata almeno accordata una rateizzazione della somma. Ho chiesto più volte di venire in possesso della registrazione delle mie tante chiamate, che credo mi spettino di diritto, in cui mi venivano dette di volta in volta delle cose diverse, ma senza risultato...Mi era stato anche assicurato che, nelle more del procedimento a cui non è stato dato seguito, TIM non avrebbe avviato una procedura di riscossione, mentre invece In data 07-09-2020 mi è arrivata una comunicazione della Società di recupero crediti COVISIAN di Torino, in cui mi viene intimato di pagare l'intera somma entro 15 GG.
Non ho nessuna intenzione di farlo (perlomeno con queste modalità...) ma come faccio per non andare incontro a guai peggiori?
in attesa di riscontro, saluto cordialmente
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