Massimo
17 Settembre 2018
Ho fatto un viaggio all'estero (Argentina e Cile). Mi sono premurato di disabilitare il roaming dati prima di prendere l'aereo e non ho mai chiamato, ricevuto chiamate, fatto o ricevuto SMS mentre mi trovavo all'estero.
Dopo circa 20 gg mi arriva un SMS di TIM che mi informa che il mio credito sta per esaurirsi (ho una linea ricaricabile, e alla partenza avevo un credito di circa 50 €.)
Al mio ritorno in Italia verifico che effettivamente il mio credito si era esaurito malgrado avessi disabilitato il roaming dati e non avessi mai utilizzato il telefono.
Ho chiamato TIM per reclamare e per capire cosa fosse successo. Mi informano che circa ogni 2 giorni si verificava una connessione dati per cui ogni volta mi addebitavano 5 €. La cosa strana è che mentre dall'Argentina l 'addebito veniva da un paese della Zona 2, dal Cile mi addebitavano quella stessa cifre come se io mi trovassi nella Zona 3. Non dicendo loro in quali Paesi avevo viaggiato chiedevo all'operatrice quali fossero i Paesi della Zona 3 e lei, dopo mie insistenze, mi comunicava la lista..Australia Sudafrica Ucraina..tutti Paesi un cui non avevo mai messo piede.
Allora presentavo un reclamo (numero I-35672967166)
Oggi mi chiamano per comunicarmi che il mio reclamo è stato respinto, in quanto risultano collegamenti dati dal mio telefono.
Nel frattempo da una ricerca sul web ho visto che il mio caso è capitato ad altri, che dipende forse dal fatto che bisognerebbe disabilitare anche il collegamento in LTE/4G oltre al roaming dati. In alcuni casi però TIM ha rimborsato gli utenti dagli addebiti.
Se veramente bisogna disabilitare anche la connettività 4G prima di viaggiare ai Paesi extra-UE perchè TIM non ci ha informati? Uso il plurale perchè anche mia moglie che viaggiava con me si è vista azzerare il credito residuo con questo sistema.
Cosa possiamo fare per recuperare i nostri soldi? Potete aiutarci?
