Reclamo N° 89346

Il 2 Ottobre 2017 ho telefonato al 187 per avere informazioni sul trasferimento della linea internet da un’abitazione ad un’altra. L’operatrice mi risponde di inviare una raccomandata A/R a Tim Casella postale 111 (00054 Fiumicino) indicando “Cessazione linea per trasloco e apertura di nuova linea”. L’operatrice mi informa che il trasloco è gratuito in quanto la fibra di cui usufruivo da una casa all'altra non era disponibile e che avrei mantenuto lo stesso modem. Il 7/10/2017 invio la Raccomandata specificando che dal 2/10/2017 avrei traslocato e di considerare la cessazione da tale data. Il 16/10/2017 ricevono la raccomandata , la cui ricevuta di ritorno mi giunge un mese dopo. Intanto ho effettuato varie telefonate al 187 chiedendo della pratica di chiusura linea che a quanto pare si è conclusa il 18/12/2017. La prima operatrice mi ha detto che la pratica era gratuita, durante le varie telefonate mi hanno di no, alla fine un’altra operatrice ha inserito nella mia richiesta l’esenzione dal pagamento del trasloco. Il 9/10/2017 apro la nuova linea con un altro numero (cosa strana) mantenendo lo stesso modem della linea cessata, pur non usufruendo della fibra, continuando a pagare 29,90 euro mensili più l’affitto del modem. Dopo altre telefonate mi è stato detto di non preoccuparmi più della vecchia linea ma solo di quella di nuova in quanto la pratica era in chiusura. Dal mio account Mytim mi rendo conto di una bolletta indicante il periodo 16 set 17 - 10 nov 2017 di euro 67,95 euro. Dunque telefono al 187 dicendo che da ottobre non sono più nella vecchia casa e che avendo già pagato quella del 22/07/17-15/09/2017 di euro 69,60 non mi spettava il pagamento. Hanno aperto almeno 2 moduli di reclamo e nessuno mi ha mai richiamata per spiegare la cosa. Le bollette del numero attuale risultano correttamente pagate in quanto ho attivato la domiciliazione bancaria . La prima è stata di 45,25 euro dal periodo 16/09/2017 – 10/11/17, pagando dall’attivazione del 09/10/2017 . In data 10/02/2018 telefono al 187 per contestare una bolletta di 240,62 euro che reca il periodo 11/11/2017- 05/01/2018 nella quale non solo mi addebitate 40 rate residue del modem di 156 euro (che io ho ancora e continuo a pagare) ma anche la cessazione anticipata di euro 80,01. Davvero non capisco visto che l’offerta che ho attiva è la stessa ,con la sola variante della fibra e che l’operatrice aveva inserito l’esenzione dal pagamento. Ho inviato il 10 Febbraio 2018 una mail pec alla direzione generale Tim per cercare di capire come risolvere la mia situazione ma non ho ricevuto risposta. Oggi 6 marzo 2018 contatto il 187, non essendo mai più stata ricontattata dagli operatori, e finalmente un'operatrice competente mi risponde che sono stati aperti vari moduli di reclamo INUTILI, che la bolletta di 67,95 euro mi era dovuta poichè a quanto pare, si paga anche il periodo di cessazione in cui NON usufruisci di internet! Nessuno mi aveva detto di dover pagare nonostante abbia chiesto varie volte. Inoltre mi fanno pagare la cessazione anticipata , visto che l'operatrice avrebbe dovuto inserire l'esenzione di pagamento ma NON LO HA FATTO! Il problema non è risolvibile tramite il 187. Oggi mi aprono un nuovo modulo di reclamo , perlomeno per non addebitarmi 156 euro di modem che è sempre LO STESSO!! In realtà avrei dovuto riceverne uno nuovo, cambiando numero, ma non risulta consegnato. Allora perchè mi addebitate 156 euro di una cosa che non ho? Ma soprattutto perchè mi hanno cambiato numero? Credevo fosse obbligatorio cambiarlo passando da Fibra ad ADSL , a quanto pare no. Ho sempre pagato qualsiasi cosa nella mia vita, questa situazione mi sembra solo una conseguenza della infinita incompetenza degli operatori Tim che a quanto pare mi costringono , ora, a pagare qualcosa che non avrei dovuto. Ovvero la cessazione di linea. L'unica cosa che ho sbagliato è stato non segnarmi il numero identificativo dei vari incompetenti che hanno gestito in questi mesi la mia linea telefonica!