Ettore
25 Febbraio 2018
In data 09 novembre 2017 ho mandato una raccomandata chiedendo la cessazione della linea telefonica e internet allacciata a gennaio 2017 per mancato rispetto dei parametri contrattuali non avendo rispettato il servizio promesso come dalle loro condizioni contrattuali (art. 7 qualità e servizio). Appena gli uffici TIM hanno ricevuto la raccomandata mi hanno contattato telefonicamente chiedendomi quale fosse il problema, ho spiegato che nella mia località di residenza non ho neanche il minimo del segnale da loro garantito per la navigazione internet, ho spiegato che quando volevo vedere un film su PREMIUM questi mi diceva che non avevo abbastanza segnale per vederlo in HD pertanto potevo guardarlo nel formato standard, la signorina che mi ha risposto ha verificato ed ammesso che il segnale è veramente debole (non arrivava neanche a 2 mega). ho spiegato che se ci fosse stato il minimo del segnale promesso o addirittura se ci fosse stata la FIBRA sarei stato disposto a pagare anche qualcosa in più pur di avere il servizio promesso. Detto questo mi sono arrivate due fatture, una da €.289,37 con scadenza 19 febbraio 2018 e una da €.100,65 con scadenza il 19 marzo, (entrambi non pagate). Sempre telefonicamente mi era stato detto che riconoscendo la loro mancanza di segnale avrei pagato solo i costi di disattivazione pari a €. 35,18, invece mi chiedono di restituire lo sconto usufruito pari a un anno di €.71,54, annullamento sconto di benvenuto di €.29,90, addebito SMART modem nr. 39 rate residue di €. 152,10, e questo su una fattura. Poi €. 100,65 annullamento sconto SMART VOCE CASA per cessazione anticipata TIM SMART con una nuova fattura.
